Alessandra Bialetti – Otto cose da sapere sulle vittime di abusi infantili
Ho letto attentamente questo articolo e ho provato rabbia. Ma si sa, dietro la rabbia vive il dolore e la paura. Dolore per chi porta sulla pelle e nell’anima ferite difficilmente rimarginabili, a volte nascoste per anni o tutta la vita. Dolore per le tante voci mute e rese mute. Dolore per le tante connivenze perché non si possono turbare equilibri familiari basati sull’omertà. Dolore perché ancora troppo poco si fa per dare voce. Dolore perché spesso si liquida un trauma indicibile con “in fondo se l’è andata a cercare”. Paura che nulla cambi se non sulla pelle di chi ha subito. Paura che chi dovrebbe donare affetto e sostegno sia in realtà la prima mano armata. Paura che le voci non riescano a esprimersi ed essere ascoltate. Fa male leggere questo articolo. Ma invito tutti a spendere qualche minuto per arrivare fino in fondo. Soprattutto genitori ed educatori perché possano leggere tra le righe, possano guardare negli occhi e accogliere quello sguardo impaurito di chi trema in silenzio e attende un aiuto forse da anni. Perché solo conoscendo si può stanare il dolore sommesso.