Articoli / Blog | 18 Marzo 2019

MIO Anno IV n. 11/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Sosteniamo i nostri giovani

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


Caro Don Mauro,
sono una studentessa fuori sede e mi pesa molto dipendere dai miei genitori. Sto cercando di studiare molto ma i voti che prendo, insieme al reddito dei miei, non mi permettono di avere accesso all’esenzione delle tasse. Ho cercato un lavoro part time o a turni compatibile con gli studi ma è difficilissimo. Purtroppo sto seriamente meditando di andare all’estero dove coniugare studio e lavoro è davvero possibile ad un giovane e non sono solo chiacchiere (Giada, Bologna)

Cara Giada, quello di cui parli è un problema grave. Lettere come la tua fanno comprendere che ci sono tanti giovani volenterosi che vorrebbero cercare di pesare meno sulle famiglie ma sia l’organizzazione degli atenei che le difficoltà relative al mondo del lavoro li portano spesso a desistere. Sarebbero tanti i modi per tenere in patria e far crescere giovani volonterosi come sei tu. È triste constatare come una fuga all’estero sia a volte l’unica soluzione percorribile. Come forme concrete di aiuto ai giovani a me viene in mente la flessibilità dell’orario o che le stesse università diano possibilità di lavoro a qualcuno selezionando tra gli studenti personale per gli uffici di segreteria, per le mense o per un servizio di tutorato qualificato alle matricole a prezzi calmierati venendo così incontro sia agli studenti più esperti che potrebbero esercitare la loro capacità di aiutare i giovani, che a quelli in ingresso nel mondo universitario. Purtroppo io non sono un esperto in materia e dico cose probabilmente inesatte ma lo faccio per dare visibilità a un problema che angustia molti.