Avvenire – Sì, Lei è «Influencer di Dio» perché grembo per la storia
La Madonna come Chiara Ferragni? Viene da domandarselo visto che papa Francesco conferisce a Maria il nuovo titolo di «influencer di Dio». «Senza alcun dubbio – ha detto il Papa – la giovane di Nazareth non compariva nelle ‘reti sociali’ dell’epoca, non era una ‘influencer’, però senza volerlo né cercarlo è diventata la donna che ha avuto la maggiore influenza nella storia»; poi il Pontefice prosegue nel marcare le differenze e nello spingere a passare dalla «community virtuale» a quella reale. «Lo sappiamo bene, non basta stare tutto il giorno connessi per sentirsi riconosciuti e amati. Sentirsi considerati e invitati a qualcosa è più grande che stare ‘nella rete’. Significa trovare spazi in cui con le vostre mani, con il vostro cuore e con la vostra testa potete sentirvi parte di una comunità più grande che ha bisogno di voi e di cui anche voi avete bisogno».
Stiamo attenti però a non buttare nel cestino tutto ciò che associamo al concetto di ‘influencer’ perché rischieremmo di buttare nel cestino anche tutti i giovani che seguono il mondo di quelle come la Ferragni e, soprattutto, ridurremmo il Papa a un mero politico abile nell’elaborare slogan di successo che, belli nel titolo, vengono però regolarmente smorzati quando si va a leggerli interi nel discorso.
Perché, se ci pensiamo bene, ci accorgiamo che Maria è davvero l’influencer di Dio. Una ‘influencer’ deve, nella sua professione, porre al centro del suo lavoro la propria persona e le persone che possono attirare potenziali clienti, convogliare gusti e consumi in una determinata direzione usando il potere dei social. Definire come ha fatto il Papa «Maria influencer di Dio» è una meravigliosa testimonianza non solo di comunicazione efficace, ma anche di grande levatura teologica. Maria infatti è ‘influencer di Dio’ perché, come ogni ‘influencer’, si è coinvolta con la propria persona a custode del proprio messaggio. Maria lo ha fatto al punto di diventare la custode di quel Verbo. Può essere non condivisibile il messaggio che Chiara Ferragni & Co. trasmettono attraverso il loro lavoro di ‘influencer’, ma è certo che, quanto trasmettono, lo trasmettono mettendo al centro la loro persona, coinvolgendosi interamente. Alcuni addirittura pensano che matrimonio e figlio di Chiara e Fedez siano al servizio dell’essere ‘influencer’, e questo, se fosse vero, sarebbe orribile: ma nessuno può dubitare che i due si siano messi in gioco per davvero. Che si siano spesi è certo: proprio questa certezza è alla radice delle critiche che vengono loro mosse. Ora, prendiamo questo aspetto e applichiamolo a Maria e vedremo, nel bene, quanto la Vergine di Nazareth sia davvero ‘influencer di Dio’. Maria ha reso tanto centrale Dio da permetterne l’incarnazione e ha iniziato la sua attività di ‘influencer’ fin da Cana. Lì, per conto di Dio Padre, è stata ‘influencer’ del Figlio e dei servi. «Fate ciò che vi dirà», ha detto. E per questo il miracolo di Gesù avviene e passa anche per le mani dei servi. Essi, ‘influenzati’ da Maria, la ascoltano, ne diventano followers: prima di Maria e poi di Gesù. Cana, primo teatro della giovane ‘influencer’, è stato l’altare del coraggio di Maria. Dio le donò la forza dell’Amore prefigurato, conosciuto e compiuto. Perché una madre orienta davvero i figli solo quando si coinvolge personalmente al punto di conoscere tutto l’amore del proprio cuore. Così la forza dell’Amore orienta la salvezza del mondo. Il coraggio di accogliere la Croce diventa il faro della vita. L’amore di Maria è ‘influencer’ perché lo è l’amore di ogni madre: esso è faro nella storia perché non nega il dolore, ma lo accoglie e lo trasforma. Illumina, guida, orienta il cammino. Lo irradia di luce. Maria è ‘influencer’ perché è Colei che chiede a Dio la Grazia e la distribuisce accogliendo che il destino di peccato del mondo si abbatta sulle spalle del Figlio. L’accoglienza di Maria è salvezza per il mondo. Dio l’ha fatta ‘influencer’ perché l’ha fatta altare. Perché l’ha fatta grembo per la storia.