Gay.it – Forza Nuova contro il sindaco Pizzarotti: “Mamma e Papà, il resto omofollia”
Marco G. segnala al blog questo articolo, introducendolo così:
A proposito di Omotransfobia: il curioso quanto atroce e abominevole rapporto tra Chiesa e Fascismo, ecco cosa accade nel difendere i cosiddetti “principi non negoziabili” accusando e condannando le Persone LGBT+ e le Famiglie Arcobaleno!
Il Vangelo è assolutamente incompatibile con il Fascismo e l’Omotransfobia ed è giunta l’ora di Riconoscere le Famiglie Arcobaleno perché la Chiesa non può e non deve essere complice dell’Odio Fascista!
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L’attacco del vescovo Enrico Solmi verso il sindaco di Parma Federico Pizzarotti di qualche giorno fa era solo l’inizio. Nella notte, dei militanti di Forza Nuova hanno appeso uno striscione davanti la residenza del sindaco, con scritto “Mamma e Papà, il resto omofollia“. A scanso di equivoci, il carattere utilizzato per realizzare la scritta è lo stesso riconducibile al partito di estrema destra, e la frase è accompagnata come sempre dal loro simbolo, FN.
“Chiamano ‘omofollia’ i diritti di quattro bambini ai quali ho sottoscritto l’atto di riconoscimento di genitori dello stesso sesso. Il diritto, cioè, di quattro bambini a vedersi riconoscere per legge gli stessi diritti di ogni altro bambino di questo mondo“. Così ha giudicato il fatto lo stesso sindaco, che nelle scorse settimane ha riconosciute i bambini di ben quattro coppie omogenitoriali. Il fatto, avvenuto in moltissime altre città lungo lo Stivale, aveva scatenato l’indignazione del vescovo prima, e ora di Forza Nuova.
I partiti e le associazioni più legate ai valori “tradizionali”italiani si sono fatti sentire, attaccando Pizzarotti in ogni modo. Oltre al vescovo e Forza Nuova, anche il partito di Mario Adinolfi ha detto la sua. Ma il sindaco non si è fatto di certo intimorire, e nel post che condanna l’attacco omofobo della notte, afferma anche “Non può nulla contro Parma, perché la nostra era, è e resterà la città dei diritti.Chi ha delle idee e si riconosce nella democrazia si confronta a viso aperto, gli ‘altri’ mettono gli striscioni e fanno scritte nella notte“.
Qualche giorno fa, invece, il vescovo Solmi aveva spiegato che non si può considerare famiglia una coppia formata da due persone dello stesso sesso. Una frase ripetuta, ormai sentita fin troppe volte. Ma secondo Solmi, non le si può considerare come nucleo familiare nemmeno con una legge dello Stato. Peccato che i recenti riconoscimenti non dicano lo stesso.