Agi – Io dico che se siamo felici non cerchiamo il porno
Il principale concorrente di Pornhub è il calcio. E così, dopo la settimana nera europea (Juve, Napoli, Roma, Lazio, Milan sconfitte e Inter, comunque eliminata) di quanto cresceranno gli accessi al porno degli italiani? “Durante la finale dei mondiali, il traffico di Pornhub è diminuito dell’11%. Ma per le nazionali finaliste le cifre sono altre: -66% in Croazia e accessi dimezzati in Francia. Durante la finale di Champions League tra Real Madrid e Liverpool, i contatti in Italia sono diminuiti del 15%”: lo scrive Paolo Fiore a commento degli impressionanti dati forniti dal sito porno più popolare al mondo. Battute a parte, solo una relazione felice può salvarci dal porno. Lo si desume dalle circostanze che riescono a far diminuire gli accessi. A parte quelli calcistici menzionati, in Italia i momenti in cui le visite online diminuiscono sono il cenone di fine anno (meno 60%), ferragosto (meno 22%) e Sanremo: meno 8% durante la finale.
Il perché è semplice ed è che se siamo felici non cerchiamo il porno: e siamo felici quando siamo in una relazione felice. Perché il cenone, ferragosto, Sanremo e il calcio hanno in comune l’essere parte di un rito collettivo, non importa se immaginario o reale. Il ragazzo che per guardare Ronaldo davanti al pc si mette la maglietta della Juve anche se è solo in stanza, lo fa perché quei colori significano appartenenza, tribù, famiglia, popolo, religione. E lo stesso, con le dovute differenze, vale per Sanremo e feste come Capodanno e ferragosto.
Allo stesso modo, non decide di essere oggetto pornografico chi si sente amata o amato. Al contrario, la ragazza educata a coprirsi perché indotta a credere di essere una pignatta colma di nefandezze, se crede di essere pericolosa perché appartiene al mondo del degrado, si porrà inevitabilmente in modo nefando e degradato. Se invece sa di essere bella, questa consapevolezza la farà camminare a testa alta, le farà raddrizzare le spalle. Perché è bella. E chi la guarderà vedrà quella, la bellezza, e non singoli particolari fisici che al massimo sono gli elementi che la compongono. La purezza si custodisce con la bellezza.
Come si insegna ad una ragazza, ad una figlia, la purezza? Dicendole che è bella. Non che è pericolosa e che quindi si deve coprire. La consapevolezza della bellezza la custodirà e ci custodirà perché i nostri occhi cercano la bellezza. Perché la nostra anima ha fame di bontà e la bontà è bella. Proprio bella. Non in senso metaforico, allegorico. No. La bontà è bella di bellezza. E la bellezza ha bisogno di sguardi. Di persone che sono in relazione e che ridono assieme. Guardando Sanremo come allo stadio, facendo il fuoco sulla spiaggia o mangiando il cenone di capodanno.
Tratto da Agi