MIO Anno III n. 50/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – La nostra “parte straniera”
Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù
Caro don Mauro,
sfoglio MIO dal barbiere e oggi mi sono ritrovato la sua rubrica. Ne approfitto, visto che ieri sera l’ho vista su La7 a Di Martedì da Giovanni Floris ma non ho capito bene cosa c’entrasse il suo ultimo romanzo “Una Giornata di Susanna” – un romanzo d’amore, mi pareva di aver capito – con i rom e i migranti di cui si è parlato. In realtà non ho visto tutta la parte in cui si parlava del libro perché ci sono arrivato un po’ per caso. (Vittorio, Bassano del Grappa)
Caro Vittorio,
spesso nella parte finale della trasmissione di Floris si parla di qualche romanzo che abbia delle tematiche di tipo sociale. Come ho spiegato in trasmissione dopo la prima domanda, che era a commento di rom i cui campi profughi erano stati distrutti ma ai quali non era stato dato nessun altro alloggio per cui sono sparsi un po’ per tutta Roma, il marito di Susanna rimane coinvolto in un giro di corruzione per cui non vengono assegnati dei posti all’asilo ai figli dei migranti per privilegiare i ricchi. Io ho cercato di raccontare che uno dei sensi che possono essere ritrovati nel romanzo è quello della cura della relazione. Non solo tra marito e moglie ma in generale. A mio parere, non dobbiamo porci il problema di accogliere gli stranieri solo quando abbiamo davanti gli extracomunitari ma dobbiamo educarci ad accettare la parte “straniera” che c’è dentro ciascuno di noi, anche delle persone che pensiamo di conoscere bene. Se leggi il libro, fammi sapere con un’altra lettera se condividi quanto ho detto ieri sera. Un caro saluto.