Blog / Libri recensiti dal blog | 01 Dicembre 2018

Miriam D’Ambrosio – Giuda mio padre

Il romanzo della d’Ambrosio è dedicato, attraverso il figlio, ad un personaggio molto controverso per il mondo cristiano: Giuda, il traditore.
Il testo si focalizza sul figlio Fanuel, che scappato tra le braccia di Maria, viene portato a casa degli apostoli Pietro e Paolo. La storia, che non va ricondotta ai consueti parametri scritturistici, è piuttosto un romanzo di formazione e di avventura che sonda l’animo umano con i suoi sensi di colpa e il desiderio mai domo di conoscere le proprie origini: tutto ciò in un vissuto colmo di dolore, di amore, di illusioni e di tradimenti. In questo contesto, Giuda non assume solo valenze negative, come avviene spesso quando la sua figura è stereotipata, ma è un personaggio che incarna tutte le nostre contraddizioni: in particolare, il dissidio mai risolto tra bene e male che, a volte, non siamo in grado di discernere né nella nostra vita né in quella degli altri.
In questo senso appare simbolica l’omonimia tra Giuda Iscariota, il traditore, il ladro e il bugiardo e l’altro apostolo quasi sconosciuto Giuda Taddeo, incarnazione del bene e della generosità: quasi a dire che, spesso, tra bene e male il confine è davvero labile e a volte la nostra indignazione per la cattiveria è piuttosto una difesa verso parti di noi che sappiamo esistere e che vorremmo tacere anche a noi stessi.
L’ambientazione, collocata in una stagione primaverile, rende ancor più drammatico e coinvolgente il contrasto tra una natura soave e maestosa, e una realtà interiore, quella di Giuda, complessa, intricata, dolorosa. La scelta di incentrare il romanzo sulla figura del figlio di Giuda tra le braccia di Maria colpisce: è un segno di speranza. Come a dire che le colpe dei padri non possono ricadere sui figli e che c’è sempre motivo per nutrire e custodire la speranza, l’amore nell’umanità.
Una volta scoperta la propria identità, il viaggio del ragazzo per trovare le sue origini riprende modelli antichi come quelli omerici: si tratta sempre di tracciare il passaggio da vir a homo, da aner ad antropos che l’essere umano deve sempre compiere per divenire sé stesso.

Amazon (104 pp, Pellegrini Editore, 10 euro).