Blog / Roberto Aldo Mangiaterra | 19 Novembre 2018

Roberto Aldo Mangiaterra – C’era una volta “un mago”… Una storia itagliana… (3)

Roberto Aldo Mangiaterra ha già collaborato con il blog in passato. Ha una pagina Facebook Il mago delle Fiabe

E trullallero e trullallà eccoci, nel senso di “eccoci”, alla terza tappa della mia storia itagliana. Come promesso vi racconto il 1972 perché comincia il grande show nel senso cha la mia passione per la musica porta ai Festival Pop ed a fare spettacolo visto che come cantante non fungevo molto. Avevo vinto qualche concorso ma finiva tutto lì. Forse qualche magia oscura o forse la sfiga? Non si venne mai a sapere e quindi “andiamo avanti e non facciamo delle tragedie”…

Ovvero, indi, e per cui, comincia l’avventura con un gruppo di Genova. Si chiamano “Maya” e nel gruppo c’è anche un bonghista filippino “Charlie”. Cominciano le serate, e con “Some velvet morning” e brani dei Santana, ci facciamo notare. Nel gruppo mi occupavo quasi di tutto. Da scaricare gli strumenti fino ad essere il tecnico delle luci.

E poi un bel giorno spunta un tale che ci propone il Palermo Pop. Nel frattempo esce il disco “Salomon” e con un bel treno arriviamo a Palermo. In quell’occasione provvedo a vedere dove è nata Mamma Anna. In Via Roma 7 c’è un capolavoro di palazzo. E mi dico “ohibò” che famiglia benestante che era quella di Mamma Anna da Palermo? Poi racconterò a Mamma cosa avevo visto perché neanche lei se lo sarebbe mai creso visto che era andata via quasi in fasce.

Comunque, in albergo siamo al meglio ed a pranzo “magia delle magie” siamo a Villa Florio. Proprio quelli della Targa Florio e non solo. Villa stupenda come da copione deve essere quella villa ed in più la padrona di casa è la magia in persona.

Mentre sulla veranda ci troviamo in compagnia di Emerson, proprio lui, Vittorio De Scalzi dei New Trolls, mi pare gli Osanna e varie, la marchesa Florio è lei a fornirci il primo, e basta uno sguardo e chissà cosa succede.

Poco dopo si avvicina e mi dice “Vieni Roberto che ti faccio vedere una bella cosa”. Mi porta in un salone dove una colomba di porcellana è in primo piano seguita da queste parole “Vedi Roberto di questa colomba di porcellana di Capodimonte ne esistono solo due. Una è questa e l’altra è al museo di Sevres. Rimango di sasso a tanto splendore e nel frattempo una piccola scimmietta saltella a destra e manca e… Il Palermo Pop iniziò e non fece tempo ad iniziare. Scontri con le forze dell’ordine e non iniziò nemmeno con una canzone. Ripartimmo per Genova nuovamente con un bel treno. In calce il Video del 45 giri che dovevamo presentare al Palermo Pop e un ricordo di quella signora “la marchesa Florio” rimane in me con quella colomba impossibile e quelle parole di una signora quasi d’altri tempi. Gentile più che mai.

Anni or sono venni a sapere che quella gentil signora non c’era più. Era volata via come una colomba.

Quindi e riassumendo, virgola accapo due punti e chiusa parentesi, ci becchiamo alla 4a puntata in cui vi racconterò… Boh? Cosa vi racconterò? Ancora non è dato sapere…Forse torneremo indietro e racconteremo di Mamma Anna e di Babbone Ugo? Forse e vedremo perché cusì vi lascio curiosi come dei ricci? Certooooooooooo. Quindi, buona musica e buona Vita a tutti da quel birbante del “mago delle fiabe”. Un vecchio mago sconosciuto ai più perché ama essere cusì. Vecchio ma “birbante” perché non rilegge e gli errori sono perfettamente voluti e non per caso e…Sono compresi nel prezzo!

Un disoccupato si inventa e diventa “il mago delle fiabe”. Un gran birbante che imperversa in Rete con le storie di tutti i giorni per raccontare le “storie itagliane”… Se vuoi sapere altro su di me… clicca qui!