Articoli / Blog | 10 Novembre 2018

MIO Anno III n. 45/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Proteggiamo l’innocenza

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


Caro don Mauro, 
un video porno che ritraeva una ragazzina intenta a fare sesso con dei coetanei ha girato per mesi in una scuola perché compagni e genitori credevano di aver individuato nella protagonista un’alunna dell’istituto. L’identificazione si è poi rivelata errata. Si trattava solo di una somiglianza. Ma a scandalizzarmi è il piacere perverso che c’è stato nella condivisione morbosa di questo video. I carabinieri hanno fatto un incontro per sensibilizzare gli adulti visto che, in questi casi si potrebbe profilare anche il reato di diffusione di materiale pedopornografico. Ma, al di là del reato, che gusto c’è a vedere dei ragazzini che fanno sesso? Perché questi video “vanno di moda”? Che ci succede? Non pensiamo che quei ragazzini, in fondo, potrebbero essere nostri figli e nipoti? (Anna)

Cara Anna, hai perfettamente ragione. Non si tratta di fare discorsi da prete sul pudore. Si tratta di rendersi conto che un ragazzo che guarda – o è protagonista – di determinate scene, perde infanzia e dignità tutto in una volta. La condivisione seriale di certi video, i sospetti sulla presunta identità dei protagonisti, ci fanno perdere di vista l’enormità dell’orrore per cui una ragazzina diviene oggetto da violare e da guardare. Non oso neppure pensare alle conseguenze devastanti sulla ragazzina che somigliava a “quella del video”. Chissà per quanto tempo gireranno voci e risatine su di lei. C’è bisogno sempre di più di proteggere i nostri bambini così che possano scoprire la bellezza dell’amore e della sessualità in un contesto di consapevolezza, intimità, rispetto.