Articoli / Blog | 18 Ottobre 2018

MIO Anno III n. 42/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – I cani sono anche nel Vangelo

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


Caro don Mauro, quest’estate sono rimasta colpita dalla notizia di un cane che ha salvato un bambino dall’annegamento, riportandolo a riva. È stato veramente commovente e ho pensato anche ai tanti cani coinvolti nei salvataggi a Genova o l’anno scorso ad Amatrice: poi però spesso la gente li abbandona o non li vogliamo in Chiesa o al ristorante. Scusi, ma mi fa proprio rabbia. (Valeria, Salerno)

Cara Valeria, hai assolutamente ragione. Usiamo i cani, e in generale gli animali, per innumerevoli servizi a noi utili. Hai ricordato le operazioni di salvataggio, ma io potrei aggiungere la pet teraphy, i lavori svolti da animali come muli, asini, buoi. Poi c’è il ruolo più comune, che è quello di essere un’importantissima compagnia. Ci sono persone anziane, sole, che senza un cane credo che non ce la farebbero ad andare avanti. Insomma, dovremmo avere proprio un atteggiamento più grato e di maggiore apertura. Mi pare che ora ci sia una legge che consente l’ingresso dei cani in qualsiasi locale pubblico, se nessuno protesta. Per quanto riguarda la Chiesa, so che ci sono persone contrarie ed altre favorevoli. Io penso che se l’animale non disturba e rimane vicino al padrone, possa senza dubbio venire in Chiesa: nel vangelo i cani hanno solo ruoli positivi e abbiamo l’esempio di tanti santi. Per esempio, gli animali erano interlocutori graditi a San Francesco e credo che la Chiesa farebbe solo bene a seguire questi esempi. Nel giorno di San’antonio Abate poi la Chiesa dà agli animali una particolare importanza dedicando loro anche una specifica benedizione.