Blog – Cosa ci insegna Allegri quando parla del peso specifico dei palloni
In una partita di Champions, Bernardeschi spreca un pallone per egoismo e Allegri urla infuriato in panchina “non siamo alla Fiorentina”. Scoppiano le ovvie polemiche e il mister della Juventus, dopo aver chiarito di non aver nessun rancore verso la squadra viola, spiega il suo pensiero con una lucidità che travalica il mondo del calcio.
“Nella Juventus – dice – un pallone ha un peso specifico diverso da quello di quasi tutte le altre squadre. Un pallone vinto o perso nella Juventus ti può far vincere o perdere un campionato, una Champions, una Coppa Italia, ti può far vincere o perdere una supercoppa. A livello mentale è differente. Nella Juventus hai “l’obbligo di vincere”: se giochi in squadre non grandissime, un errore può costare relativamente poco, perché può significare arrivare ottavi o noni (nel 2017 la Fiorentina è arrivata ottava), in una squadra come la Juve può significare perdere la Champions per un millimetro, come è accaduto negli ultimi anni.
Questo atteggiamento però – che Allegri chiama “livello mentale” – vale per tutto, non solo per il calcio, e nasce innanzitutto nel nostro mondo interiore. Ciascuno di noi, in prima persona, è chiamato a rispondere dentro di sé alla domanda “che peso specifico do alle mie azioni quotidiane?”. Molti ragazzini sperano di essere Ronaldo ma quanti provano sul serio a diventarlo assumendo il rigore sportivo “maniacale” che tutti riconoscono al portoghese? Chi vuole diventare un grande scrittore deve stare attento a come scrive anche quando scrive un messaggio su Whatsapp perché non può pensare di “diventare grande” in una solo determinata occasione – quando “si impegnerà davvero” – perché avverrà inesorabilmente che in quell’occasione fallirà. Dare “peso specifico” alla propria vita ponendosi (nei campi prescelti, che vanno dal calcio alla santità) i massimi obiettivi, porterà a migliorare, a non dare le colpe dei propri errori agli altri o alle circostanze, e ci spingerà ad incontrare nella vita persone come noi, con i nostri stessi obiettivi. Perché quanto sia “il peso specifico” di un pallone della Juventus è un parametro che non è solo nella testa di Allegri ma che va da Andrea Agnelli all’ultimo magazziniere. Perché è relativamente facile, sui 100 metri piani, passare da 13 secondi a 11 secondi (parlo di un atleta, naturalmente, non di me) ma è difficilissimo passare da 10 secondi a 9,99.
Forse qualcuno si sarà sorpreso che abbia citato anche la santità, ma ribadisco che il teorema del “peso specifico” vale anche per la santità. Gesù Cristo fa uno dei discorsi più importanti del Vangelo alla Samaritana, una donna (una prostituta probabilmente) che, chiunque non fosse abituato a dare “peso specifico” alle proprie azioni, avrebbe semplicemente liquidato con le prime due parole annoiate che gli fossero venute in mente. Ma il peso specifico dei palloni di Gesù avevano valore assoluto, il peso dell’amore.