Articoli / Blog | 05 Ottobre 2018

MIO Anno III n. 40/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – I giovani e le loro fragilità

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


Caro don Mauro, 
ho letto una notizia drammatica sui social. Un adolescente di 13 anni ha litigato con la mamma e si è lanciato dal balcone, morendo sul colpo. Sarebbe successo nel primo pomeriggio in via Borzoli, sulle alture di Genova. La donna è stata ricoverata in stato di choc all’ospedale. Mi domando come mai noi genitori siamo sempre più incapaci di gestire l’adolescenza dei nostri figli e come mai l’adolescenza stessa, da età difficile ma normale, sia diventata quasi un malanno, un evento da temere, ingovernabile è potenzialmente distruttivo (Anna, Cagliari)

Cara Anna, 
anche io sono rimasto molto colpito da questo episodio di cronaca: un ragazzo che si uccide per un banale litigio con la madre, rivela tutta la fragilità dei nostri giovani. Troppo stesso come genitori diamo tutto e più di tutto, così li rendiamo incapaci di gestire sacrifici e privazioni e di sopportare anche un semplice no. Il valore dell’attesa è fondamentale per imparare a sperare, a sognare e quindi a progettare. Troppo spesso i ragazzi non conoscono le parole scusa, grazie e permesso e fin dall’infanzia vivono come titolari di diritti senza nessun dovere. Naturalmente ci sono anche tanti giovani sani, responsabili, impegnati e io spero sia possibile contare anche su questa gioventù positiva per risvegliare la coscienza di tanti ragazzi che hanno paura di vivere e di genitori che hanno rinunciato alla fatica di educare. Contiamo per questo lavoro anche sui nostri nonni che spesso hanno più tempo dei genitori, oberati dal lavoro e dagli impegni, per stare con i nipoti.