Articoli / Blog | 03 Ottobre 2018

METRO – Ragazzi, la vera trasgressione è lo studio

Perché impegnarmi a scuola se posso diventare un grande youtuber? Un adolescente fa questa domanda ai genitori e non è facile rispondergli in modo convincente come avveniva un tempo. Quando Paolo Maldini disse a papà Cesare che il suo sogno era diventare calciatore si sentì dire: “giochi solo se vai bene a scuola, altrimenti smetti”. Più o meno sono le parole di mio padre che mi diceva: “se non studi non troverai mai un buon lavoro”. Un tempo c’era la percezione che quelle parole fossero giuste perché vedevamo attorno a noi che la società andava così: i più bravi andavano avanti. Ora le parole di mio padre non avrebbero lo stesso effetto perché la disoccupazione giovanile è alta anche tra laureati con ottimi voti, e diventare ricchi con il “gaming” (recensioni e lezioni di videogiochi) su YouTube pare essere più allettante. Ma non è così. Perché anche lì, come nel calcio, sono pochissimi quelli che sfondano davvero. Anche oggi l’unico modo per appassionare un giovane allo studio è dirgli la verità. La verità è che lo studio è fatica. Non sempre capisci che scopo abbia e a volte ci vogliono anni per scoprire che certe nozioni ti sono servite. Lo studio poi è anche libertà. Conoscere vuol dire poter scegliere. E questa è la vera trasgressione: non dover sottostare a nessuno perché si è in possesso degli strumenti per tracciare la propria strada e percorrerla con successo.

Tratto da Metro