Articoli / Blog | 24 Settembre 2018

MIO Anno III n. 38/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Se la scuola ha il suo costo

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


Caro don Mauro,
ho due bambini, tutte e due vanno a scuola e per il materiale scolastico ho speso una fortuna pur non acquistando alcunché di inutile o alla moda: tutti normali prodotti di cartoleria o di supermercato.  Adesso, poi, arriverà un altro salasso per i libri di testo. Ma una famiglia come deve fare per garantire ai figli un’istruzione? (Gina, Modena)

Cara Gina, anche nel settore scolastico assistiamo a prezzi che crescono a fronte di stipendi che rimangono sempre uguali: per le famiglie la vita è dura, anche se si è intenzionati a non cedere alle sirene della moda o alle richieste dei bambini. Ci sono comunque delle strategie per contenere ulteriormente i costi: per i libri, oltre all’usato, so che molti comuni hanno attivato il comodato d’uso gratuito dei testi scolastici per gli studenti della scuola secondaria di I e II grado; un’altra soluzione, se i professori sono d’accordo, potrebbe essere quella di condividere i libri con un compagno dividendo la spesa. Per materiale scolastico, vestiario e altre cose utili, so che ci sono molti siti dove le persone regalano oggetti  che non usano più e non di rado si possono trovare zaini, astucci e altre cose utili. Un’azione educativa poi è portare i tuoi figli è portare a fare queste spese con te, in modo da far sì che si rendano conto del costo delle cose invitandoli a tenerli con la maggiore cura possibile responsabilizzandoli in modo positivo su questo aspetto. Capisci da sola che non voglio fare discorsi politici su come essere attenti alle famiglie e all’esigenza di garantire un minimo d’istruzione a tutti.