Articoli / Blog | 19 Settembre 2018

METRO – Ingiustizia? C’è la famiglia

Viviamo in una società di vincenti. Dobbiamo sempre mostrarci adeguati, forti, resilienti: capaci di fronteggiare le difficoltà come Russell Crowe ne Il Gladiatore. Però, nella realtà, tutti dobbiamo affrontare sconfitte e brucianti ingiustizie: soprusi condominiali, licenziamenti, situazioni critiche che non solo non ci siamo procurati ma che abbiamo cercato di evitare senza riuscirci. È in queste circostanze quando emerge la forza di una famiglia normale. Cosa può fare una famiglia quando, per esempio, un suo membro perde il lavoro senza responsabilità? Può andare contro la mentalità del vincente facendo arrivare ai propri membri il messaggio che si è amati anche se si è disoccupati. Non diciamo più ai figli, soprattutto maschi, che piangere è da femminucce: in primo luogo perché facciamo un torto alle donne e poi perché non lasciamo spazio, nella mente dei bambini, alla possibilità della sconfitta, del momento no, del colpo da accusare. Non sempre tutto finisce come nelle favole. La famiglia è tale perché si sta assieme insieme nella buona e nella cattiva sorte. E, quando la sorte è cattiva, è necessario coltivare uno spirito che, senza rassegnazione, sa vivere i vincoli della realtà. Non per forza, non necessariamente, tutto si risolve con una vittoria. Non sempre si va di bene in meglio. E allora bisogna imparare, come famiglia, a saper stare uniti nel conflitto.

Tratto da Metro