Blog – Le 4 ragioni del Papa per non rispondere
Maurizio Belpietro, da La Verità, e Marco Politi, su Il Fatto Quotidiano, chiedono al Papa, anziché di “non commentare”, di chiarire le parole di Viganò.
Tutti sanno che di ritorno dall’Irlanda una giornalista ha chiesto al Papa cosa pensasse del dossier Viganò e il Papa ha risposto: «Ho letto questa mattina quel comunicato di Viganò. E sinceramente devo dirvi questo: leggete voi attentamente e fatevi un giudizio. Io non dirò una sola parola su questo perché il comunicato parla da sé e voi avete la capacità giornalistica sufficiente per trarre le conclusioni, con la vostra maturità professionale».
Secondo me, per almeno quattro motivi, il vescovo di Roma ha fatto bene a “non rispondere”.
Il primo riguarda il famosissimo detto di Oscar Wilde per cui il modo migliore per sgonfiare un’accusa non è replicare ma “il non parlarne per nulla”, concetto in genere espresso con la parafrasi “nel bene o nel male, purché se ne parli”.
Il secondo è che rispondere in quelle condizioni a delle accuse non ha nessuna forza, dal momento che le parole di replica sono (alle orecchie di chi accusa) senza nessun valore perché ritenute ovvie. Il risultato finale, quindi, è solo rafforzare l’accusa proprio a motivo di quanto dice Wilde: e cioè perché, comunque, se ne parla ancora.
Il terzo motivo è il riferimento alla professionalità del lavoro del giornalista. Questo idea è una delle idee forze del pontificato del Papa e ha radice nel profondissima stima che il pontefice ha per la vocazione battesimale, ovvero per il laico. Il 19 marzo 2016, nella Lettera al Cardinale Oullet scriveva “Non è mai il pastore a dover dire al laico quello che deve fare e dire, lui lo sa tanto e meglio di noi”. Questa terza motivazione quindi non è sul semplice piano dell’efficacia comunicativa come i primi due ma si spiega con una propria e specifica lettura teologica e magisteriale del genere letterario dell’intervista. Infine, e questa quarta ragione è la più importante, è che Papa Francesco si è comportato come Cristo di fronte ai suoi accusatori. Nella sua Passione, tutti hanno qualcosa da dire, tranne Gesù. Addirittura a Pilato, Gesù dice “tu lo dici”. Come Francesco ai giornalisti: dite voi.