MIO Anno III n. 32/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Una denuncia come un dovere
Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù
Caro don Mauro,
sono rimasto scandalizzato dall’episodio del prete pedofilo di Calenzano colto in fragranza di reato e che, per di più, ha tentato di giustificarsi incolpando la bambina vittima dei suoi abusi. Io non porterò più i miei figli al catechismo. Lo faccia sapere ai suoi confratelli. (Mirko, Sestri Levante)
Caro Mirko,
la vicenda del prete colto mentre abusava di una bambina di appena undici anni è terrificante. E ancor più terrificanti le parole del prete che voleva giustificarsi. Non c’è giustificazione di sorta e fatico a trovare anche la forza del perdono. Spero davvero che questa vicenda orribile abbia conseguenze civili e canoniche gravi su questa persona. Il Papa ci sta dando l’esempio. Proprio negli stessi giorni sono state accolte le dimissioni dallo status di cardinale di McCarrick che non potrà più esercitare pubblicamente e dovrà rimanere chiuso in una casa per una vita di preghiera e penitenza, fino a quando la giustizia civile non avrà accertato le sue responsabilità. Io capisco la tua reazione ma credo che più importante sia abituarsi a rivolgersi direttamente a polizia e carabinieri non appena si sa di abusi verso minori, fatti dal clero o no. Un cristiano deve imparare che denunciare alla legittima autorià gli atti di pedofilia non è “tradire la Chiesa” ma anzi volerle bene e amarla. Le presunte azioni di McCarrick sono incompatibili non solo con l’essere cardinale e sacerdote, ma vanno anche contro la dignità dell’essere uomano. Chi non capisce che presupposto essenziale di un atto sessuale è la maturità affettiva che consente di amare liberamente?