Blog / Luciano Sesta | 12 Agosto 2018

Le Lettere di Luciano Sesta – Vietare l’aborto non lo impedisce. Una replica

Qualunque tentativo di difendere il divieto legale di aborto si scontra con il mantra della clandestinità. Vietare gli aborti, ci viene ripetuto, non impedirà che, in Argentina per esempio, ogni anno avvengano 500.000 aborti clandestini e muoiano 100 donne. Ho speso fiumi di inchiostro, anche sui social e nelle bacheche di amici, per far vedere la debolezza di questo argomento. Ci provo, un’ultima volta, con un esperimento mentale.

Si immagini che, ogni anno, muoiano 500.000 animali domestici abbandonati dai loro padroni. Si tratta di una scelta sofferta, che i padroni non farebbero se non vi fossero costretti da situazioni difficili. Immaginate anche che, per una strana alchimia, su ogni 500.000 animali abbandonati, 100 dei loro padroni muoiano nell’atto di abbandonarli. Un partito illuminato propone una soluzione: rendere più sicuro, per i padroni, l’abbandono e la morte degli animali domestici. Si potranno abbandonare i propri animali domestici, causandone la morte, senza più correre il rischio di farsi del male. Tutta la popolazione, in coro, aderisce alla proposta. Solo una minoranza, un po’ oscurantista e medievale, fa notare che, in questo modo, l’ingiustizia di abbandonare animali domestici non solo non diminuirà, ma aumenterà. E che, in ogni caso, è sleale approfittare del fatto che gli animali domestici non hanno voce, per preoccuparsi solo ed esclusivamente della salute dei loro padroni. 

Spero che ora sia più chiaro.

 

Luciano Sesta, sposato e padre di quattro bambini, è docente di Storia e Filosofia nei Licei Statali Insegna Antropologia filosofica e bioetica all’Università di Palermo, ed è stato membro dell’Ufficio della Pastorale della Cultura dell’Arcidiocesi di Palermo. Ha pubblicato numerosi saggi nell’ambito della teologia morale, della bioetica e dell’etica