Articoli / Blog | 01 Agosto 2018

MIO Anno III n. 30/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – I compiti sono sempre utili

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


Caro don Mauro,
le vacanze sono ormai iniziate e vedo i miei figli stracolmi di compiti delle vacanze. Per farla breve, a parte una settimana di riposo dopo la fine delle lezioni, abbiamo già dovuto programmare le giornate al mare prevedendo momenti per lo studio. Non le sembra eccessivo? Le vacanze non sono fatte per riposare? In fondo gli insegnanti hanno due mesi di ferie (Valentina, Pisa)

Cara Valentina, 
effettivamente un carico di compito che preveda solo una settimana di totale riposo mi sembra poco e io ne parlerei con le insegnanti.  Trovo però negativa una “crociata” contro i compiti delle vacanze: non penso che i docenti meritino questo. Dopo un anno di lavoro è giustissimo tenere il nostro cervello a riposo anche 3 o 4 settimane poi però è utile impegnarsi per 1 o 2 ore al giorno per mantenere il cervello in attività e ripassare gli argomenti svolti. Questo permette di rimanere in esercizio e nulla toglie al diritto di svago. Un minimo di studio permette di non pagare lo scotto che ci sarebbe dopo 3 mesi di totale inattività. Per quanto riguarda i docenti, a parte il fatto che i due mesi di ferie sono una leggenda metropolitana, non giova questo clima di critica aprioristica al loro operato. Sarebbe come se discutessimo con un chirurgo delle opzioni di intervento. Dobbiamo fidarci della loro professionalità domandando chiarimenti in caso di dubbio o di perplessità. Solo sentendo che noi rispettiamo il ruolo dei loro insegnanti, il nostri figli avvertiranno la scuola come luogo di formazione e apprezzeranno gli insegnanti come educatori da seguire e da rispettare.