Una giornata di Susanna – Donna-madre di marito-figlio
Un altro stralcio dal mio romanzo (Una giornata di Susanna, Cooper). Acquistabile in libreria e negli store digitali
Quando una moglie diventa mamma del proprio marito, urla muta, s’arrabbia calma e, alla fine, si chiude in bagno a guardarsi allo specchio con le lacrime agli occhi e a desiderare un uomo.
Io, se Guido fosse stato uomo davvero, anche se fosse stato uno assente o uno che viaggia, io, forse, non avrei trovato Umberto.
Per me, ci penso alle volte, essere sposate con dei mariti-figli, è la cosa più pericolosa perché la donna-moglie di marito-figlio, viene amputata delle sue facoltà femminili.
Muta è diverso da silenziosa.
Muta è come mutilata: non lo so se è vero per l’etimologia, ma per me è così.
E poi, farci l’amore è difficilissimo.
Le donne non fanno l’amore con i bambini.