Articoli / Blog | 17 Maggio 2018

MIO Anno III n. 20/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Fedeltà significa affidarsi

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


Caro don Mauro,

sono una donna sposata ma da tempo non amo più mio marito. Provo un amore profondo, invece, per un altro uomo che abita in un’altra città e che ho conosciuto in vacanza. Ci sentiamo tutti i giorni tramite telefono e, saltuariamente, riusciamo a vederci. All’inizio questo rapporto mi soddisfaceva perché era una boccata d’ossigeno che mi dava forza per portare avanti una quotidianità grigia e un rapporto matrimoniale compromesso. Ora invece mi sento mancare l’aria e vedo bene che questa è una relazione impossibile. Tutto ciò però non mi rasserena: anzi mi convince che Dio non mi ama perché a me è sempre stata negata la possibilità di amare (Gloria, Vicenza)

Cara Gloria, l’amore ha bisogno di contatto, di vicinanza e di quotidianità. La fedeltà non è solo non tradire, ma proprio un affidarsi: un sapere di poter poggiare la testa sulle spalle di un altro che c’è sempre, in ogni momento. Ora, pur mettendo da parte per un momento il fatto che tu sei sposata, non credi di stare correndo il grosso rischio di idealizzare l’amore per questa persona che è lontana e che quindi non può relazionarsi davvero con la tua quotidianità? Se tu stessa ti rendi conto che la relazione con quest’uomo è impossibile forse è il caso di prendere atto che è proprio così. Chissà che questa presa di coscienza ti spinga ad accettare di vivere il tuo quotidiano dove, comunque, per quanto sia, un matrimonio c’è già. Sarà magari un amore ferito, vacillante, ma certamente è più concreto di quello che descrivi come una realtà precaria ed impalpabile. E che, infatti, ti rende solo infelice