MIO Anno III n. 19/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Un animale non è un peluche
Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù
Caro don Mauro,
con l’arrivo della primavera sono sempre più frequenti i post in cui si chiede di adottare animali abbandonati da padroni che se ne sono disfatti. Io cerco di fare il possibile ma mi chiedo come si faccia a lasciare per strada creature innocenti in modo tanto irresponsabile e come si possa prevenire questo fenomeno. (Ada, Salerno)
Cara Ada, il tasso dell’abbandono degli animali è sempre attuale ed importante. Per prevenire questo male si deve promuovere una cultura della responsabilità e della custodia. Un animale non è un peluche ma una creatura da accudire ed amare sempre: perché diviene a tutti gli effetti un membro della famiglia. Io conosco persone a cui la presenza di un cane ha davvero salvato la vita: e non sto parlando di non vedenti o di salvataggi sotto le slavine o in mare. Sto parlando di vita quotidiana. Credo ci sia una brutta forma di egoismo nell’acquistare cani e gatti – magari di razza o esotici – solo per il piacere di un momento ma senza alcuna vera condivisione a livello familiare e che poi d’estate devono pagare le nostre irresponsabilità. Il fenomeno del randagismo poi non riguarda solo il rispetto per le bestiole che abbiamo in casa: anche se questo è già importantissimo naturalmente. Si tratta anche di causa gravi rischi per la sicurezza sulle strade. Non sono esperto, ma mi sembra che la formula dell’adozione sia il modo più ragionevole per cercare di contrastare questo piaga. Anche la Chiesa grazie alla Laudato Si di Papa Francesco ha promosso una più attenta cura per la natura come elemento essenziale per la fede.