Lettera di Andrea Lopez – Perché il dentista fa tanta paura? Differenza fra paura e fobia
La dott.ssa Grimaldi condivide con il blog questa lettera, introducendola così:
«La creatura che perde il sentimento della paura si trova sull’orlo del precipizio ed è destinata alla morte» (Carl Gustav Jung)
Sin dagli albori dell’umanità, gli uomini hanno avuto e continuano ad avere paura. Sappiamo, infatti, che molti personaggi di importanza storica avevano diverse paure: Giulio Cesare aveva paura della notte; Enrico III di Francia temeva i gatti; la regina Elisabetta I era terrorizzata dai fiori. La paura, però, non sempre esprime la presenza di un imminente pericolo e non è sempre una sensazione negativa che dà origine a una sensazione di disagio. Molte volte la paura ha dato l’ispirazione alla maggior parte degli artisti e le fobie hanno messo le basi per molti movimenti culturali; per esempio, l’horror vacui, ossia “la paura del vuoto”, è stata una delle caratteristiche principali nell’arte del Medioevo Ellenico, del Barocco, e del Rococò.
Che cos’è la paura e qual è la differenza tra paura e fobia?
La paura è un’emozione intensa e naturale che produce una sensazione di preoccupazione quando si presentano eventi pericolosi che possono essere un rischio per la nostra sopravvivenza. La paura è molto importante per la conservazione della specie perché è un segnale di avvertimento molto forte che consente all’essere vivente di proteggersi.
La fobia, invece, è quando un sentimento normale e legittimo come la paura, viene esasperato e dunque trasformato in ossessione: una paura talmente tanto grande che, non potendo essere superata, impedisce all’uomo di compiere le azioni più semplici e di vivere una vita normale. Quindi, mentre la paura è fisiologica, la fobia è patologica e, per questo motivo, dico che se la paura ci è servita per sopravvivere, la fobia ci servirà per l’estinzione.
E la fobia del dentista?
La fobia dentale è una fobia specifica che consiste in un terrore intenso e persistente innescato dalla presenza di un oggetto o di una situazione particolare: per esempio, lo studio del dentista. Le caratteristiche della fobia dentale variano da persona a persona. I pazienti possono presentare sintomi lievi come arrossamento, sudorazione, secchezza delle fauci, ansia, immobilizzazione nella poltrona del dentista, e sintomi acuti come l’ipersensibilità al dolore, mancanza di respiro ed una fitta al petto; in alcuni casi la fobia è così grande che i pazienti arrivano a rimandare l’appuntamento con il dentista perfino in situazioni di urgenza.
Un esempio di un tipico attacco di panico si verifica quando il soggetto si rifiuta fare un trattamento o addirittura di sedersi sulla poltrona; lo stato fobico scompare non appena scompare l’oggetto reale che ha provocato la fobia, appena esce dallo studio.
L’eziologia della Paura (Le cause)
La fobia dentale è un’ansia multifattoriale, cioè, che deriva da diversi fattori; nella maggior parte dei casi è causata da una precedente esperienza traumatica, come trattamenti medici prolungati e dolorosi o da un atteggiamento di paura e diffidenza appreso dall’ambiente circostante come i racconti di amici e parenti.
Il fattore che sempre influenza maggiormente è l’idea e la percezione del dolore: la paura di soffrire. Molte volte accade che i bambini di 3 o 4 anni sviluppino la paura del dentista perché associano alla visita odontoiatrica l’ansia di separazione dalla madre durante il trattamento e la vergogna di ritrovarsi da soli di fronte a degli estranei. Si è anche visto che ciò che succede prima della visita può influire sulla fobia dentale; per esempio, aver ricevuto delle informazioni distorte riguardo ad un trattamento porta ad una perdita di fiducia che in seguito si può tramutare in insicurezza e quindi in una paura.
Ci sono poi altri fattori generali che nello studio dentistico possono innescare o amplificare la fobia nell’individuo. Il problema principale delle visite odontoiatriche è che il dentista lavora in un’area personale del paziente, vicino alla testa e all’interno della bocca, violando lo spazio intimo personale (che è intorno ai 45cm). Per questo motivo, la natura intrusiva, cioè il continuo manipolare ed introdurre materiale estraneo in un organismo cosciente, fa sì che la paura dentale si sviluppi facilmente e sia fra le paure più diffuse.
Bibliografia
- Carta a Fritz Buri del 10 de diciembre de 1945. Briefe I, 492; 100 letras, 65.
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- S. Lopez. Ansiedad en la odontología. 57th. México: Odontologia actual, pp. 54-55; 2008. Available from: http://132.248.9.34/hevila/Odontologiaactual/2007-08/vol5/no57/8.pdf
Andrea Lopez è nato a Roma il 13 marzo del 1998 ed è figlio unico. Fin da piccolo ha appreso il gusto della novità e della scoperta viaggiando con la famiglia e poi da solo sia per studio sia per piacere. Ha conseguito il diploma di maturità classica a 18 anni con la votazione di 81/100 dopo aver frequentato il liceo classico presso l’Istituto Nazareth di Roma. Parla bene l’inglese ed ha un’ottima conoscenza dello spagnolo. Vive da settembre 2016 a Villaviciosa de Odón-Madrid dove frequenta il secondo anno della facoltà di odontoiatria in lingua spagnola presso l’ Università Europea di Madrid. I suoi interessi sono la psicologia, la sociologia, la letteratura, la filosofia e le contraddizioni apparenti. Ha praticato vari sport, nuoto, tennis, sci, calcio…, adora la compagnia, la solitudine, i gatti e l’inutilità!