Blog / Valentina Grimaldi | 04 Maggio 2018

La Dott.ssa Grimaldi risponde – La tubercolosi non è una malattia del passato

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Cara dottoressa,
in classe di mia figlia Diletta (è alla scuola media) c’è stato recentemente il caso del papà di una compagna di classe affetto da tubercolosi (Tbc). Può immaginare l’allarme: la ragazza ha fatto tutti gli esami e per fortuna non era stata contagiata, così come non era stata contagiata nemmeno la madre ed il fratello più piccolo, pertanto in classe la Asl non ha ritenuto opportuno fare ulteriori approfondimenti sui ragazzi. Vorrei saperne un po’ di più sulla contagiosità della Tbc, una malattia che credevo ormai appartenesse al passato. Grazie. (Roberta da Roma)

Cara Roberta,
è vero, la tubercolosi è una malattia ancora possibile. C’è la vaccinazione, ma fornisce una protezione parziale, pertanto viene praticata massivamente solo in alcune nazioni dove la tubercolosi è molto frequente o nelle categorie di persone a rischio (personale sanitario, ad esempio). Per fortuna i protocolli terapeutici funzionano e l’associazione di farmaci utilizzata garantisce ottimi risultati. Per quanto riguarda il contagio questo si verifica nella forma polmonare aperta attraverso i colpi di tosse del paziente, è però necessaria un’esposizione prolungata con il malato (almeno 7-8 ore) per poter essere a rischio di malattia; non basta un’esposizione occasionale di pochi minuti. Pertanto nel caso della classe di tua figlia essendo la compagna in buona salute non c’era il rischio contagio per gli altri ragazzi.

Valentina Grimaldi è nata nel 1964, laureata in medicina e chirurgia nel 1989 all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Roma e specializzata nello stesso Ateneo in Pediatria nel 1993. Autrice di diverse pubblicazioni scientifiche e relatrice in convegni nazionali ed internazionali; ha conseguito un master di II livello in Allergologia pediatrica. Dopo l’esperienza ospedaliera e di ricerca presso il Policlinico Gemelli di Roma, esercita a Roma la professione di pediatra di famiglia dal 1996. Da sempre attenta alle problematiche psicoeducazionali e della genitorialità si è specializzata in Psicoterapia Infantile per meglio soddisfare i bisogni di salute dei bambini e delle loro famiglie. Questa rubrica non vuole sostituirsi al medico curante né alimentare il fai da te, al contrario vuole indurre il lettore a riflettere su alcune tematiche comuni ai bambini ed alle famiglie per poi affrontarle nelle giuste sedi con il pediatra di fiducia o lo psicoterapeuta