Articoli / Blog | 23 Aprile 2018

MIO Anno III n. 16/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Una petizione per la Chiesa

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù


Caro don Mauro,
sono scandalizzata da Mons. Capella, l’ennesimo prete – e questo pure diplomatico – trovato con ingente quantità di materiale pedo-pornografico sul computer. Io ho un bambino e una bambina in età da Catechismo ma in parrocchia non ce lo mando più. Almeno finché la Chiesa non farà qualcosa di concreto. (Giorgia, Firenze)

Cara Giorgia,
proprio per venire incontro alle giuste lamentele di persone come te ho proposto attraverso Avvaz una raccolta di firme per introdurre nel Catechismo della Chiesa Cattolica la condanna della pedofilia chiamandola per nome. Finora ci sono dei riferimenti ma sono troppo generici e le mille parole presenti – che oltretutto parlano di incesto e non di pedofilia – sono troppe e troppo complicate, e quando le parole sono troppe servono non per dire la verità ma per nasconderla perché in quel modo è sempre insabbiare e non chiamare le cose col proprio nome. Solo “stare davanti alle proprie colpe” può aprire le porte alla conversione ed, eventualmente, al successivo perdono. Ma all’inizio ci vuole chiarezza ed intransigenza. Per promuovere la campagna ho scelto una foto molto dura che alcuni hanno criticato ma credo sia quella giusta perché è davvero sbagliato edulcorare la realtà, soprattutto se si tratta di realtà così grave. Un bambino violato da un sacerdote – o ancor peggio da un monsignore come si vede nella foto – è effettivamente crocefisso, denudato, umiliato. Perché chi ne ha abusato avrebbe invece dovuto proteggerlo e custodirlo. Se vuoi firma anche tu e aiutaci a cambiare le cose fino ad arrivare dal Papa.

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