Sabato 21 aprile – Mauro Leonardi
Commento al vangelo (Gv 6,60-69) del 21 aprile 2018, sabato della III settimana di Pasqua, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]
In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?». Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono». Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre». Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».
Un messaggio incomprensibile, scandaloso, ma Pietro ci crede. Non crede alle parole: crede a Gesù. A Gesù che ha in sé “parole di vita eterna”. A quel tempo la Giudea era piena di messaggi e profezie, così come oggi siamo circondati da oroscopi e previsioni del futuro. Ma solo uno che è Dio può farsi parola di carne e rendere visibile ed autentica la vita dello Spirito attraverso la sua esistenza ed, infine, attraverso il dono di sé, gratuito, totale, fino alla morte