Sabato 14 aprile – Mauro Leonardi

Commento al vangelo (Gv 6,16-21) del 14 aprile 2018, sabato della II settimana di Pasqua, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

Venuta la sera, i discepoli di Gesù scesero al mare, salirono in barca e si avviarono verso l’altra riva del mare in direzione di Cafàrnao. Era ormai buio e Gesù non li aveva ancora raggiunti; il mare era agitato, perché soffiava un forte vento. Dopo aver remato per circa tre o quattro miglia, videro Gesù che camminava sul mare e si avvicinava alla barca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Sono io, non abbiate paura!». Allora vollero prenderlo sulla barca, e subito la barca toccò la riva alla quale erano diretti.

Dopo il miracolo della moltiplicazione dei pani, viene la sera: il tempo del consueto lavoro, il tempo del fare le cose di sempre. Il tempo in cui intervengono gli scontri, i contrattempi, le sofferenze, le incomprensioni. Il tempo della paura. Ma Gesù la sconfigge, continuando a stare con noi, assicurandoci la sua presenza, facendo sì che in un modo o nell’altro giungiamo a riva.