Domenica 25 marzo – Mauro Leonardi

Commento al vangelo (Mc 11,1-10) del 25 marzo 2018, Domenica delle Palme, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”». Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare. Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore!

Il puledro sopra il quale nessuno è ancora mai salito è come il Figlio. Come il Figlio sarà glorificato nel salire al Padre attraverso la croce, così il puledro trova gloria nel Figlio attraversando la porta di Gerusalemme. E così come il puledro è un dono degli uomini a Cristo, così il Figlio è un dono del Padre agli uomini perché tutti siano salvati e glorificati dalla misericordia di Dio che si stende su quelli che lo temono.