Mercoledì 14 marzo – Mauro Leonardi

Commento al vangelo (Gv 5, 17-30) del 14 marzo 2018, mercoledì della IV settimana di Quaresima, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Il Padre mio agisce anche ora e anch’io agisco». … «il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo…. Come il Padre risuscita i morti e dà la vita, così anche il Figlio dà la vita a chi egli vuole. …Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. … Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio è giusto, perché non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.

Il Padre ha dato a Cristo il potere di giudicare perché è Figlio dell’uomo: cioè proprio perché è incarnato, Gesù può essere la manifestazione più alta della misericordia di Dio, un Dio che si piega verso l’umanità per innalzarla alla sua divinità.