Venerdì 9 marzo – Un cristiano nel mondo
Commento alla prima lettura (Os 14,2-10) del 9 marzo 2018, venerdì della III settimana di Quaresima. Appunti di un cristiano nel mondo è una pagina Facebook gestita da un giovane laico che pubblica commenti alle letture della Messa del giorno
Così dice il Signore:
«Torna, Israele, al Signore, tuo Dio,
poiché hai inciampato nella tua iniquità.
Preparate le parole da dire
e tornate al Signore;
ditegli: “Togli ogni iniquità,
accetta ciò che è bene:
non offerta di tori immolati,
ma la lode delle nostre labbra.
Assur non ci salverà,
non cavalcheremo più su cavalli,
né chiameremo più “dio nostro”
l’opera delle nostre mani,
perché presso di te l’orfano trova misericordia”.
Io li guarirò dalla loro infedeltà,
li amerò profondamente,
poiché la mia ira si è allontanata da loro.
Sarò come rugiada per Israele;
fiorirà come un giglio
e metterà radici come un albero del Libano,
si spanderanno i suoi germogli
e avrà la bellezza dell’olivo
e la fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
faranno rivivere il grano,
fioriranno come le vigne,
saranno famosi come il vino del Libano.
Che ho ancora in comune con gli ìdoli, o Èfraim?
Io l’esaudisco e veglio su di lui;
io sono come un cipresso sempre verde,
il tuo frutto è opera mia.
Chi è saggio comprenda queste cose,
chi ha intelligenza le comprenda;
poiché rette sono le vie del Signore,
i giusti camminano in esse,
mentre i malvagi v’inciampano».
“Sarò come rugiada per Israele; fiorirà come un giglio e metterà radici come un albero del Libano, si spanderanno i suoi germogli e avrà la bellezza dell’olivo e la fragranza del Libano. Ritorneranno a sedersi alla mia ombra, faranno rivivere il grano, fioriranno come le vigne, saranno famosi come il vino del Libano.“
Rispondi cosi’ alla mia preghiera. Nel giorno in cui ribadisci il carattere primario del comandamento dell’amore (per Te, il prossimo e me stesso), torni all’essenza di quello che sei Tu: tenerezza che accarezza le mie giornate. Rugiada che accompagna le mie mattine. Giglio e albero rigoglioso che accompagnano le mie primavere. Bellezza di un olivo che ritrovo nella natura, in me stesso e nelle creature intorno a me. Guardo il loro volto, gli occhi, le loro mani. Il loro aspetto cosi’ attraente mi rimanda alla Tua bonta’ e perfezione. Ma vedo la bellezza anche nel volto stanco di chi e’ affaticato dalla vita. Respiro la fragranza della vita che sboccia intorno a me, in qualunque forma. E infine d’estate ritornero’ a sedermi alla tua ombra, faro’ rivivere il mio grano e i miei talenti dimenticati, fioriro’ come una vigna del Mediterraneo, saro’ famoso come il vino del Libano, conosciuto per la sua bonta’ di cui Tu mi riempirai. E cosi, un cuore grande e’ un cuore aperto a ricevere i doni del Signore. Ricevendo ho adempiuto al primo comandamento, che e’ tutto. “Non c’è altro comandamento più grande di questi”. Noi complichiamo le cose, poi arrivi Tu e rendi tutto piu’ semplice