Articoli / Blog / Le interviste | 01 Marzo 2018

Per Novella 2000 intervisto: Cristiano Malgioglio

Cristiano Malgioglio è oggi uno dei personaggi più amati. Con quarant’anni di carriera e un certo numero di anni non dichiarabile, è amato dagli adulti ma anche dai bambini che preferiscono la sua maschera a quella dei supereroi. Forse perché è estremo ma non per gli eccessi: è estremo alla coerenza della sua assoluta peculiarità.

Cristiano, in pubblico sei pieno di fuoco e di allegria, nella tua vita privata sei uguale?
“La mia privata è come quella che la gente vede in televisione, non nascondo nulla. Mi piace stare da solo ma non conosco la solitudine: mi basta un libro o un disco per buttarmi alle spalle tutte le malinconie. Non ho tristezze.”‘

È la tua autenticità la ragione del tuo grande successo in TV?
“All’Isola dei Famosi, nei reality sono stato me stesso come sono nella vita normale. Avevo molta paura, non lo nascondo. Non conoscevo nessuno. Io volevo parlare di musica e magari stavo con gente che sapeva solo come si tingono i capelli, però mi sono messo alla prova. E ho conquistato una generazione immensa. Il pubblico non va mai preso in giro. Tu entri nelle case della gente e devi farlo con grande rispetto. I bambini prima si vestivano da Zorro e Robin Hood, ora si vestono da Malgioglio: c’è la mia maschera. Con un po’ di trucco, gli abiti particolari, lunghi, giapponesi, un ciuffo finto, una casacca rossa, ed ecco la maschera Malgioglio.”

L’autenticità è il filo rosso delle tue canzoni?
“È così, sempre. Sono stato il primo a cantare l’amore omosessuale. A partire da Ernesto, a Maledizione io l’amo, a Marlon: forse allora non si accorgevano che erano amori gay.”

È vero che non vuoi dormire con nessuno?
“Sì, l’unica persona che ha dormito con me è stato il mio gatto, Marakesh. Io la chiamo persona perché per me era una persona, non era un animale. Io, a letto, posso dormire solo con gli animali. Con gli animali, né con gli uomini né con le donne.”

La storia che hai da 12 anni con il tuo grande amore di Dublino continua?
“Mi ha chiamato pochi minuti fa. Vuole che salga il weekend ma non lo farò perché devo lavorare. È una bella storia ma non è più una storia di sesso: quello si è consumato. È una bella storia di due amici che si amano alla follia. Lui ha 39 anni, è molto più giovane di me, ma quello non vuol dire. Non è certamente un toy boy. Io sono un uomo libero, a me l’etichetta di omosessuale va stretta: cosa vuol dire essere omosessuale, cosa vuol dire essere diverso? Ho i miei pensieri, ho le mie idee, io sono un uomo, un uomo e basta: gli omosessuali prima di tutto sono degli uomini con una tendenza che non scelgono. A me le donne non sono mai interessate: certo le ho baciate, ma questo che vuol dire?”

Ha davvero detto che due omosessuali non devono baciarsi per strada?
“Io non sono omofobo. Una mia dichiarazione è stata fraintesa. Io mi trovavo con una mia nipotina per strada e lei mi ha chiesto: zio ma perché quei due uomini si baciano? E io non sapevo che cosa dirle ma questo non significa: io marcio a Cuba contro l’omofobia insieme a Mariela Castro la figlia del presidente, sono contento per la legge Cirinnà.”

Però sei contro le adozioni di figli da parte delle coppie omosessuali…
“Io sono legatissimo alla figura di mia madre, per cui non riesco a capire l’adozione di figli da parte dei gay, io non la farei mai, però posso dire che due omosessuali maschi possono amare un bambino più di una donna. La cosa importante è che i bambini stiano bene e un gay può benissimo amarli.”

Ti sarebbe piaciuto avere figli?
“Sì, ma non sarei mai stato un padre di un figlio nato da una madre surrogata. Un figlio deve nascere dall’amore, forte, tra un uomo e una donna: perché devo fare un figlio con una donna che non so neanche chi sia, da dove arriva? Ecco, io la gestazione per altri non la userei mai.”

Hai quarant’anni di carriera alle spalle: c’è più moralismo ipocrita oggi o un tempo?
“Le persone immorali sono le persone finte. Una volta eravamo più moderni di oggi. Per esempio io ho fatto una canzone per Amanda Lea – “Ho fatto l’amore con me” – dove si parlava della masturbazione: oggi, se la proponessi, nessuno la prenderebbe in considerazione.”

Alla fine Sanremo ha premiato Milva, una tua vittoria!
“Ho vinto la mia battaglia per premiare Milva a Sanremo perché amo l’arte, amo gli artisti che si sacrificano e che danno al pubblico il massimo, quelli come lei che danno delle emozioni. Devo ringraziare Novella2000 che per prima ha pubblicato la mia richiesta a Baglioni. La carriera bisogna conquistarla con il sudore. Se hai del talento devi fare i sacrifici e lottare. Allora ottieni i risultati.”

Nella tua vita rifaresti tutto quello che hai fatto? Non hai commesso nessun peccato? Non c’è nessuna cosa di cui ti vergogni?
“Io non ho peccati. Io che devo dire al prete? Io non vado mai in Chiesa a confessarmi, io sono puro e limpido. Rifarei tutto.”

Credi in Dio?
“Certo! Io non vado in Chiesa ma sono cattolicissimo, troppo cattolico. Se non dovessi farmi il segno della Croce la sera non riuscirei a dormire. Io prego la notte e al mattino quando mi sveglio.”

Ti piace Papa Francesco?
“Incontrare il Papa è sempre stato il mio grande desiderio. Se Papa Francesco mi vedesse si divertirebbe molto col mio ciuffo. Quell’uomo mi piace molto, mi dà molta serenità. Io poi sono molto devoto di Sant’Antonio. E anche della Madonna. Quella di Lourdes ma anche quella di Fatima. Ci andrò il mese prossimo.”

Tratto da Novella 2000 (1 marzo 2018, numero 10)