Articoli / Blog | 21 Febbraio 2018

METRO – I ragazzi, il voto e il bus che non arriva

Molti continuano a chiedermi perché ai giovani non interessi la politica. Aspettereste un autobus che non avete mai visto arrivare? Questo è la politica per un giovane. Dall’inizio di Mani Pulite sono passati 26 anni perché Tangentopoli inizia il 17 febbraio 1992, con l’arresto di Mario Chiesa. Significa che gli under 26 hanno sempre sentito associare il lavoro del politico a qualcosa di corrotto. Oltre a ciò, quelli che non erano coinvolti nel lercio erano a quel tempo alle prime armi nel campo della politica e se dovevano confrontarsi con l’estero (come evitarlo in un mondo globalizzato?) dovevano sempre confrontarsi con vecchi volponi, con leader navigati. Il risultato è stato che negli ultimi trent’anni la politica ha spesso fallito perché oscillava tra corruzione e incapacità. Insomma i giovani non hanno quasi mai conosciuto politici capaci di risolvere i problemi. Per questo non pensano che la politica li possa aiutare e per questo non vanno a votare. “Sono tutti uguali, non cambia mai niente”: questi sono i luoghi comuni che spingono i giovani lontano dalla politica e spesso anche lontano dal Paese. Uniamo a questa constatazione le considerazione che alla politica non interessano i giovani, visto che gli elettori con più di 65 anni il 4 marzo saranno un milione in più di quelli sotto i 35 e avremo capito perché, tristemente, moltissimi giovani non andranno a votare.

Tratto da Metro