Domenica 11 febbraio – Mauro Leonardi
Commento al vangelo (Mc 1,40-45) dell’11 febbraio 2018, domenica della VI settimana del Tempo Ordinario, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Un lebbroso come re Davide. Tutti e due in ginocchio. Che chiedono uno a Gesù e l’altro a Dio di renderli puri: Davide puro del proprio peccato, il lebbroso puro della lebbra che crede essere frutto di peccato. Un lebbroso, come un re. E come Davide , anche per il lebbroso, questa conversione significa un ritorno ai propri doveri, alla propria vita e al desiderio di annunciare ovunque, con canti, con gioia, la grazia d’amore ricevuta dal Signore col perdono dei peccati.