Venerdì 26 gennaio – Mauro Leonardi

Commento al vangelo (Lc 10,1-9) del 26 gennaio 2018, santi Tito e Timoteo, di Mauro Leonardi. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti al vangelo, audio o scritti, a [email protected]

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Gesù continua a scegliere poche persone, un gruppo non tanto numeroso. Eppure il suo desiderio di incontrare tutti, di manifestare a tutti l’amore del Padre è inesauribile. Un amore ardente come fuoco e che consuma chi lo porta affinchè solo Esso risplenda come Pace. Di casa in casa, condividendo la vita, restituendo la dignità del lavoro ben fatto, del tempo passato insieme per conoscersi, per comunicare. Per dire, con la vicinanza semplice della vita di tutti i giorni che nei gesti di carità minima il regno di Dio si manifesta ed è davvero vicino.