Lunedì 1 gennaio – Mauro Leonardi
Commento al vangelo (Lc 2,16-21) di lunedì 1 gennaio 2018, Solennità di Maria SS. Madre di Dio, di Mauro Leonardi
In quel tempo, i pastori andarono senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore. I pastori poi se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro. Quando furon passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima di essere concepito nel grembo della madre. (Lc 2,16-21)
“Essere concepito nel grembo” è di per sé un’espressione pleonastica perché ogni bambino, quando viene concepito, viene concepito “nel grembo”. Luca, che oltretutto era medico, lo sapeva bene. Infatti quando parla del concepimento di Elisabetta non aggiunge “nel grembo”. Parlando di Maria però lo dice: a sottolineare che il concepimento di Gesù, così straordinario, è però al contempo totalmente reale e calato nella storia.