Domenica 31 dicembre – Stefania Perna
Commento al vangelo (Lc 2, 22-40) di domenica 31 dicembre 2017, Sacra Famiglia, di Stefania Perna, una lettrice del blog. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]
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“C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.” (Lc 2, 22-40)
Ed anche oggi, Signore, dissetami con la Tua parola.
Mi colpisce la figura di questa donna.
Sposata per pochi anni. Ed invece vissuta sola per moltissimi altri.
Apparentemente un brutto destino.
Non una bella vita, ma una vita bella.
Un rapporto profondo con te. Di anni.
Viveva servendo Dio.
Preghiere e digiuni. Che le permettono di esserci.
Nel momento dell’Incontro.
E di reagire nel più bello dei modi.
Lodare Dio e parlar di Lui, a quanti lo aspettavano.
Una vita semplice, ma piena. Riempi anche i nostri cuori. In questo Natale.
“Non esiste cuore più umano di quello che trabocca di senso soprannaturale. Pensa alla Madonna, la piena di Grazia…nel suo Cuore c’è posto per tutta l’umanità senza differenze né discriminazioni. Ciascuno è suo figlio, sua figlia.” (San Escrivà, Solco 801)