Alessandra Bialetti / Blog | 29 Dicembre 2017

Le Lettere di Alessandra Bialetti – Genealogia di Gesù: storia di “ordinaria” divinità

Storia incredibile. Un Dio che sceglie le vie “peggiori” per arrivare a noi. Le persone più discutibili. Le donne che allora non valevano nulla. Ladri, malfattori, prostitute. Verrebbe da pensare ad una storia di comune fallimento accanto alla celebrazione di personaggi grandiosi. Tutto è contemplato. Gesù non è fuori dalla storia ma nella storia semplice e complicata di ogni uomo. Un Dio che scrive dritto sulle righe storte, che si fa preannunciare da un passato, a tratti poco limpido ed esemplare, ma in cui ognuno si può riconoscere e scoprire l’appartenenza alla storia della salvezza. Una storia che non passa dai fatti ma dalle persone anche le più escluse e nascoste. La genealogia di un Dio che sceglie di incarnarsi in un cammino fatto anche di peccato, di coinvolgersi pienamente con un uomo che fatica, sbaglia, si rialza, è re ma anche malfattore. Che eredità difficile porta sulle spalle per arrivare fino a noi!

E ogni passo della genealogia proclama un nome. Che è identità profonda, carne vissuta, è nominare per portare ad esistenza. Non sono riportati volti anonimi ma storie vere. Gesù non chiama genericamente ma dando un nome legittimando un’esistenza anche discutibile ma di cui si serve per arrivare sino a noi e al cuore della sua evangelizzazione. E proclama che non siamo numeri senza identità ma vissuti che lui porterà sempre impressi nel cuore e per cui si metterà in gioco, per cui darà la vita. Nomi che si faranno volti di cui incontrerà lo sguardo, la storia da rilanciare, da guarire, da fasciare, da liberare. E continuerà a tessere la sua genealogia attraverso la povertà e fragilità delle creature umane continuando a scegliere i “suoi” anche tra i malfattori, i reietti, gli esclusi, i “clandestini a bordo”, i ladri, le prostitute, i rifiuti della società, gli scarti umani che economicamente non producono ricchezze. Che popolo strano ha scelto per venire al mondo e che gente strana continua a calcare le sue vie… Per lui la parola “normale” deve avere un senso tutto particolare se sceglie di rinascere ogni anno e ogni istante nelle periferie dell’umanità più dolente e dimenticata. L’albero genealogico di Gesù a vederlo pare quasi un’assurdità. Fossimo stati noi non avremmo probabilmente scelto la marginalità e l’emarginazione per venire al mondo eppure attraverso questa discutibile linea, apparentemente fallimentare, continua a perpetuarsi un mistero d’amore che si nutre di ciò che è imperfetto, lontano e dimenticato affidando al volto più “irregolare” la parola di salvezza che di generazione in generazione arriverà oggi a me, a te, a noi nessuno escluso. Il Dio che viene sceglie la fragilità umana per portare avanti la sua linea di successione come quel giorno in cui, anche senza aver in realtà bisogno di nulla per generare il miracolo e sfamare la folla, ebbe bisogno dei pochi pani e pesci del ragazzo che passava lì vicino. Un Dio che dichiara il suo bisogno dell’uomo mettendo da parte l’onnipotenza per condividere un cammino nuovo in cui a fare la storia non fossero i re e i potenti ma gli ultimi degli ultimi fino a proclamare degno del regno il ladrone sulla croce.

Mi conforta sentirmi presente in questa genealogia, con i miei si stentati e i miei miseri no, con la mia storia bella o brutta che sia, semplice o complicata, dritta o storta, irreprensibile o piena di cadute.
Così da quella genealogia, che non è più un ammasso di nomi ma volti, cuori, sangue, lacrime, si genera e rigenera una vita che continua anche oggi prendendo le vie più imprevedibili e impensate, sanando i percorsi più accidentati, fasciando i cuori più feriti.

Allora grazie a questo Gesù per averci chiamato ognuno dal proprio percorso con un nome che oggi inserisce nella sua genealogia senza chiederci garanzie o certezze ma solo per amore.

Vivo e lavoro a Roma dove sono nata nel 1963. Laureata in Pedagogia sociale e consulente familiare, mi dedico al sostegno e alla formazione alla relazione di aiuto di educatori, insegnanti, animatori. Svolgo attività di consulenza a singoli, coppie, famiglie e particolarmente a persone omosessuali e loro genitori e familiari offrendo il mio servizio presso diverse associazioni (Nuova Proposta, Rete Genitori Rainbow, Agedo). Credo fortemente nelle relazioni interpersonali, nell’ascolto attivo e profondo dell’essere umano animata dalla certezza che in ognuno vi siano tutte le risorse per arrivare alla propria realizzazione e che l’accoglienza della persona e del suo percorso di vita, sia la strada per costruire relazioni significative, inclusive e non giudicanti.