Alessandra Bialetti / Blog | 12 Dicembre 2017

Le Lettere di Alessandra Bialetti – Tutti

Non è semplicemente un pronome. E’ una promessa. E’ parola che si fa carne nella vita di ogni uomo. E’ tanto che rifletto su quante volte nella Scrittura appaia questo vocabolo e non solo. E mi conforta, mi riempie di speranza, di gioia. Mi fa sentire amata.

Gesù è venuto a rivelare che Dio è padre di TUTTI gli uomini e vuole che TUTTI siano salvi.

Tutti vuol dire ogni persona, ognuno di noi, ogni storia, ogni esperienza umana, ogni complessità di vita. Tutto è contemplato nella parola di Dio, non c’è nessuno che resti escluso perché in Gesù non c’è alcuna esclusione, alcuna marginalità, alcuna ghettizzazione in forza del fatto che proprio lui in prima persona abbia vissuto tutto questo a causa della sua vita e del suo cammino per l’uomo. E quello che attendiamo non è il Gesù della catalogazione, il Gesù dei buoni e cattivi, di chi sta nei canoni e chi ne è fuori. E’ il Gesù che incontra gli ultimi, quelli che non avrebbero nemmeno ragione di potersi avvicinare al tempio, gli impuri, i lontani. E in quell’incontro “fuori dalle regole” annuncia il suo TUTTI, tutti siete nel mio cuore, tutti avete albergo nel mio cammino. E nella donna cananea che Gesù accompagna a rivelarsi c’è l’annuncio evangelico che nessuno è indegno dell’incontro con Cristo, che Dio è padre di tutti e non è un bene in esclusiva per chi si comporta bene, per chi non sbaglia, per chi non cade, per chi non dubita, per chi non dispera. Non è il Gesù in cui credo quello che nel TUTTI non contempli ogni storia umana, ogni difficoltà, ogni diversità. Non attendo un Gesù così ma quel Gesù che ha fatto della sua evangelizzazione l’incontro con ogni povertà per farne una ricchezza, quel Gesù che ha messo a repentaglio la sua vita ogni istante per giocarsi tutto per gli ultimi. TUTTI è il vero messaggio di questo natale per me, in quel tutti mi sento anche io, con le mie cadute, le mie difficoltà, con il mio essere “fuori dalle regole”, con il mio cammino a volte incerto a volte più spedito. In quel TUTTI è custodito il segreto del mio essere nel mondo così come sono, come sono stata pensata e creata. E penso alle nozze di Cana benedette da un Gesù alle prime armi della sua evangelizzazione, a quelle nozze rese sacre anche se mancava il vino e quindi “irregolari”. Il vocabolario di Gesù fattosi uomo è molto più esteso delle parole limitate che noi tentiamo appena di balbettare: in lui non esistono muri, barriere, limitazioni, categorie. Tutto questo esiste nel nostro parlare incerto e nel nostro evangelizzare che a volte è così lontano dall’amore incondizionato con cui siamo stati amati.

TUTTI è  la vera profezia di un bambino che nasce per essere segno di contraddizione perché con lo sguardo rivolto alla terra calpestata dall’uomo così incoerente e così debole. E allora mi accorgo quanto poco evangeliche siano le nostre parole che scavano baratri fra le persone, che giudicano, pregiudicano, applicano il canone della normalità che diventa lo stigma verso ogni diversità. E sento invece che nulla potrà separarmi dall’amore di Cristo: né tribolazione, né spada, né persecuzione, né fame, né nudità, né morte perché TUTTI hanno le carte in regole, tutti hanno il passaporto valido per essere salvati e il Gesù di ogni uomo sta per arrivare anche quest’anno ad urlarci quanto ognuno è quella pietra di scandalo che lui renderà pietra angolare.

E in questo TUTTI si celebrano le parole del Gesù adulto “prendetene e mangiatene TUTTI, perché il suo corpo non è il premio per i buoni ma il sostegno per ogni storia umana anche la più assurda secondo il mondo.

E allora benvenuto Gesù, ti sto aspettando in quel TUTTI.

Vivo e lavoro a Roma dove sono nata nel 1963. Laureata in Pedagogia sociale e consulente familiare, mi dedico al sostegno e alla formazione alla relazione di aiuto di educatori, insegnanti, animatori. Svolgo attività di consulenza a singoli, coppie, famiglie e particolarmente a persone omosessuali e loro genitori e familiari offrendo il mio servizio presso diverse associazioni (Nuova Proposta, Rete Genitori Rainbow, Agedo). Credo fortemente nelle relazioni interpersonali, nell’ascolto attivo e profondo dell’essere umano animata dalla certezza che in ognuno vi siano tutte le risorse per arrivare alla propria realizzazione e che l’accoglienza della persona e del suo percorso di vita, sia la strada per costruire relazioni significative, inclusive e non giudicanti.