
Lunedì 11 novembre – Eliseo Del Deserto
Pubblichiamo il commento al Vangelo (Lc 5, 17-26) di Eliseo del Deserto, un lettore del blog. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]
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“Che cosa è più facile: dire “Ti sono perdonati i tuoi peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”?”
GESÙ: “Aspetti sempre un prodigio che sistemi tutto, vorresti che le cose attorno a te cambiassero prima di poter cambiare tu stesso. Quanto ti arrabbi e ti disperi quando non ti senti esaudito. A volte ce la fai, a volte riesci a convincere qualcuno a farti calare dal tetto di una casa. Sono i tuoi sforzi umani, ai quali guardo con tenerezza. Sì, io ho il potere di guarire, di dire “àlzati e cammina“. Ho il potere di farti trovare un lavoro, di farti andare bene le cose, di rimuovere gli ostacoli sul tuo cammino. Ma cos’è più importante? Cos’è che davvero ti sta ostacolando nella vita? Cos’è veramente paralizzato? Le circostanze o il tuo cuore?”
ELISEO: “Il mio cuore Signore! Capisco che il mio cuore deve cambiare, si deve alzare dal lettuccio e camminare. Posso cambiare città, lavoro, psicologo, amici, possono arrivare prove o benedizioni, ma se il mio cuore è paralizzato non cambierà mai nulla.
Cambia il mio cuore, cambia la mia mentalità, il mio modo di pensare, insegnami ad amare. Questa è la cosa più difficile per me!”
“Perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati, dico a te – disse al paralitico –: àlzati, prendi il tuo lettuccio e torna a casa tua”
GESÙ: “Io ho il potere di cambiare il tuo cuore, quante volte ho fatto il miracolo di trasformare un cuore di pietra in un cuore di carne. Mi basta chiamarti per nome. Mi basta raggiungere il tuo cuore, toccarlo con la mia Parola. Sia questa la tua preghiera, sia questo il prodigio che attendi.”
ELISEO: “Raggiungi il mio cuore Gesù, toccalo, chiamami per nome e trasformami.”