
Le Lettere di Cèline C. – Toccami il cuore
È il 9 Dicembre e anche quest’anno la festa dell’Immacolata è passata.
Quest’anno per me non è passata. Ho capito che non passa. È un Mistero vivo che continua in ogni momento.
Non so se riesco a spiegare quello che voglio dire. Non è una festa. È un Mistero.
Non è una cosa a cui credere, è un’esperienza da vivere, da contemplare. Riflettevo su un’espressione. Vi è mai capitato di usare l’espressione:”toccare il cuore di qualcuno?”
Ho provato a immaginare cosa si possa provare a toccare fisicamente un cuore.
Ai cardiochirurghi è un’esperienza che risulterà facile da comprendere.
Stringere, accarezzare e poi baciare il cuore di qualcuno. Significa stringere, accarezzare, baciare tutto l’amore che può avere quella persona.
È un’espressione che fa impressione se la immagini fisicamente. Fa molta impressione. Sconvolge.
Maria me la immagino così, con Gesù. Me la immagino così con l’angelo.
Fa esperienza continua di un Dio che le “tocca” il cuore, glielo accarezza e lo bacia continuamente.
Un Dio che è innamorato del suo amore al punto da dimostrarglielo nell’intimità.
E glielo dimostra perché vuole da lei quell’amore. Si fida di lei al punto da amarla divinamente.
E lei lo lascia fare, si lascia accarezzare per tutta la vita. Si lascia baciare da Gesù, si lascia toccare il cuore.
Questo è il Mistero più grande. Essere molto turbati dalla Sua presenza, come i Vangeli ci narrano, e nonostante il turbamento dire:”Eccomi, sono la serva del Signore, accada di me secondo la tua parola”.
È lì che il Verbo si fa carne, nel suo cuore prima che nel suo seno, prima che nel suo grembo.
È in quel cuore Immacolato che prova il turbamento di fronte alla divinità ma non si lascia sopraffare.
Questo è l’amore di Maria. Un amore coraggioso. Lei si è scoperta piena di grazia. Piena, continuamente piena. Ha vissuto un’umanità normale, resa soprannaturale dall’amore di Dio, dal suo tocco.
Per me l’aspetto sorprendente di Maria è la sua capacità di lasciarsi amare da Dio in un modo oltre i limiti umani.
Per questo la festa dell’Immacolata per me non passa quest’anno, perché ho capito che Dio vuole toccarci il cuore.
Gesù vuol essere intimo con noi, come fece con Maria.
La fece innamorare perdutamente. La fece innamorare al punto da reggerla con quell’amore dalla croce.
Senza un amore così nessuno potrebbe reggere di fronte a un dolore così grande.
Questo è il dono più grande di Dio:il suo amore tangibile per le sue creature.
Questo è il dono più grande delle creature per Dio:”amarlo perdutamente e lasciarsi amare da Lui”.
M. Céline C.
Nata in un piccolo paese, si trasferisce in diverse città d’Italia per studio e per lavoro. Da sempre amante dell’arte e della poesia. Moglie, madre, lavora in tutt’altro ambito ma prepotentemente la passione per la scrittura ogni tanto si riappropria di uno spazio importante. M.Céline C. ha un’autentica passione per le relazioni umane. Fondamentalmente disobbediente, diretta, schietta. I suoi brani mostrano sempre quella “sicura insicurezza” che da sempre sperimenta nella vita.