Blog / Il Vangelo degli amici | 08 Dicembre 2017

Venerdì 8 dicembre – Eliseo Del Deserto

Pubblichiamo il commento al Vangelo (Lc 1, 26-38) di Eliseo del Deserto, un lettore del blog. Chiunque può mandare i suoi brevi commenti, audio o scritti, a [email protected]

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“Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.”

Ripenso a quante volte, mi sento uno sfigato. Mi arrabbio con me stesso, i miei limiti, le mie cadute rovinose. Penso al lavoro: quando non c’è perché manca, quando c’è perché non mi piace; poi la gente che mi circonda, le persone con cui vivo, i colleghi, quelli che incontro negli uffici o per strada. Non c’è nulla che mi vada bene. Come una nube tossica, la sfiga si propaga, anzi è proprio come la famigerata nuvoletta di Fantozzi, mi segue ovunque. “Mai ‘na gioia!” si dice a Roma, è un modo per sdrammatizzare, ma talvolta pare più un modo di concepire la vita, una profezia che si auto-avvera.

“Hai trovato grazia presso Dio.”

Di solito quando entro in questo cortocircuito ciò che mi salva è cominciare a benedire. Benedire la mia vita, benedire le persone che incontro, benedire anche per particolari insignificanti. Oppure invoco lo Spirito Santo, anche più volte in una giornata, al lavoro, in macchina, ovunque mi trovo, in modo semplice, spesso con la classica Sequenza. A volte è sufficiente per ritrovare un po’ di serenità.

Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra.

Come vorrei che si imprimesse nel mio cuore una volta per tutte, come un tatuaggio, la consapevolezza che non sono sfortunato, che la mia vita è bella, una benedizione; che non sono un dannato, ma benedetto, salvato, amato.
Maria, tu che sei la benedetta tra le donne, insegnami a fermare i pensieri e le parole negative per vivere come te nella Grazia e nella Benedizione che viene dal Cielo.

Magnifica il Signore, anima mia.
Non ti chiameranno più Abbandonata.

La tua terra,

avrà uno Sposo.

Togli l’abito dell’afflizione,
È festa! Rallegrati!
Spogliati!
Come Davide, danza!

Rialza la tua fronte,
canta e cammina.
Scardina le antiche porte,
entra il Re della Vita.

Come un abito di perle
Ti riveste di benedizioni,
Il tuo pianto consola
il dolore lenisce.

Magnifica il Signore, anima mia.