Articoli / Blog | 09 Novembre 2017

MIO Anno II n. 45/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – La comunione ai conviventi

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù

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Caro don Mauro,
mia mamma è morta l’anno scorso di tumore e io questo 2 novembre ho voluto farle dire una Messa nella mia parrocchia. L’ho fatto solo perché lei ci teneva tanto alla Chiesa ma io non sono tanto credente. Convivo con il mio ragazzo da quattro anni e da allora non vado più a Messa perché da allora il mio parroco non ha più voluto darmi la comunione. Cosa ne pensi? (Roberta, Castelfranco Veneto)

Cara Roberta,
offrire la Messa per tua mamma è certamente una cosa molto bella ma cerca di fare in modo che non sia un gesto esterno a te e lontano. Partecipare alla Passione, Morte e Resurrezione di Gesù – perché questa è la Messa – è il modo migliore per aiutare i nostri cari defunti ma, appunto, bisogna “partecipare” non solo “pagare”. Quando il Crocefisso di san Damiano disse a Francesco d’Assisi “ripara la mia Chiesa” Francesco pensò di dare del denaro al prete che custodiva la chiesa ma poi capì che doveva essere lui, con le sue mani, a coinvolgersi, a lavorare. Quindi, Roberta, prova a riparlare con il tuo parroco e vedrai che, anche alla luce degli insegnamenti che ci sta dando il Papa, sarà in grado di ascoltarti, di capirti e di venirti incontro così che la Messa per tua mamma non sia solo per te e il tuo compagno un gesto formale ed esteriore ma l’inizio di un cammino per avvicinarti a quel Signore dove tua mamma si trova. Pregherò per te e fammi sapere come procede il vostro cammino. Parlo al plurale perché penso che la persona con cui convivi sia importante per te: tenderei quindi a non escluderla da questo tuo processo interiore