19 ottobre – La fontana
“La fontana non funziona un’altra volta, mamma.” È una fontana un po’ infossata perché a forza di rifare l’asfalto va sempre più giù. Io e Marta ci passiamo davanti quando andiamo ai giochi. “Ma no Marta, non è che non funziona: solo si sta otturando di nuovo.” L’acqua fa il muschio e il calcare e allora diventa come un ruscello con gli scogli a forma di bambini e di animali. E si fa un rumore d’acqua che gocciola che se rimani ad ascoltarlo, ti calmi. Sembra, Marta, come quando ti tenevo in braccio da piccola. Non è che dicevo parole. Facevo un rumore sempre uguale con la gola. Che poi alla fine ci calmavamo tutte e due. Marta vuole gli spruzzi grandi con l’acqua rumorosa. Vuole una fontana come è lei: limpida, rumorosa, tutta bella liscia. A me, invece, sarà che ho voglia di parole sussurrate e di qualcuno che mi parli piano senza parole, a me questa fontana un po’ otturata, un po’ soffocata, che non rinuncia a fare un po’ di rumore calmo, mi riposa. È piacevole stare davanti a chi fa quel che può. A chi ti regala quel che ha. A chi ti dice, posso solo questo e te lo dà. Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie
Tratto da Avvenire
“In tre mesi” è il nome della rubrica di prima pagina che Avvenire mi ha affidato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2017. I brani che verranno pubblicati ogni giorno, per appunto “In tre mesi”, sono tratti da Il diario di Paci, l’esercizio poetico dal quale poi è nato il romanzo Una giornata di Susanna, Cooper. Il brano originario del pezzo pubblicato oggi si può trovare qui.