15 ottobre – Il mio amaro
Ho mangiato un dolce prima di fare la comunione. Vorrei che trovassi della dolcezza in me ma oggi mi sento amara e volevo darTi invece un po’ di dolcezza. Quando sentirai il mio amaro ricordaTi dello zucchero che avevo in bocca per Te. Mi sono sistemata i capelli quando è arrivato il mio turno di prenderTi, in fila. Voglio essere bella quando sono davanti a Te. Almeno di fuori. Quando andrai giù dentro di me e troverai i pensieri tristi, ricordati dei miei capelli che ho sistemato per Te. René oggi è domenica e cucinerò qualcosa che avrà un buon profumo, di quelli che ti accolgono sulla porta di casa. Sarà quel profumo ad accoglierti perché io non ce la faccio a venire alla porta. Le gambe non si muovono. Mi metterò a sistemare casa con la televisione bassa. Sentirai solo voci. Non farò ciò che è bene fare per il bene della coppia. Non farò come se fosse andato tutto bene tra noi. Farò come mi sento di fare. Sarà la cosa giusta per noi. Della misura di quello che siamo. Sarà il bene possibile. Io non salvo il matrimonio. Salvo te. Ma tu vuoi essere salvato da me?
Paci è sposata con René, un uomo che la trascura. Ha una bimba che si chiama Marta e un’amica che si chiama Stella. Si mantiene facendo pulizie
Tratto da Avvenire
“In tre mesi” è il nome della rubrica di prima pagina che Avvenire mi ha affidato per i mesi di ottobre, novembre e dicembre del 2017. I brani che verranno pubblicati ogni giorno, per appunto “In tre mesi”, sono tratti da Il diario di Paci, l’esercizio poetico dal quale poi è nato il romanzo Una giornata di Susanna, Cooper. Il brano originario del pezzo pubblicato oggi si può trovare qui.