Blog / Oggi nel Vangelo | 06 Ottobre 2017

Sabato 7 Ottobre – Nulla è impossibile a Dio

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te”. A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”.
Allora Maria disse all’angelo: “Come è possibile? Non conosco uomo”. Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: nulla è impossibile a Dio”. Allora Maria disse: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. E l’angelo partì da lei. Lc 10,38-42

A volte siamo credenti pavidi. Accade quando invochiamo la crisi dei valori, il crollo delle certezze o quando, addirittura, dubitiamo della guida del Papa. Tutto questo turbamento è frutto di superbia. Perché Gesù ha detto chiaramente che “io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico” e ci ha messo anche in guardia dal non cadere nella vanagloria di chi crede di aver sconfitto da solo, con le proprie forze, il “nemico”: è solo Gesù che ci dona la vittoria contro il demonio, l’unico nemico, e poi la pace. Perché solo il Padre conosce il Figlio e solo il Figlio conosce il Padre. Ed il Figlio è conosciuto e rivelato attraverso lo Spirito Santo che è sempre dono, non frutto delle nostre regole e delle nostre istituzioni.