Articoli / Blog | 25 Settembre 2017

MIO Anno II n. 38/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Abusi alle donne, niente scuse

Mauro Leonardi (Como, 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù.  

_______________

Caro don Mauro, Cosa pensi delle ragazze americane stuprate a Firenze da due carabinieri? Premesso che i due militari si sono comportati malissimo, pare però che le due ragazze avessero una polizza antistupro e poi che una durante il brutale evento abbia avuto il sangue freddo di fare una foto. Poi erano anche ubriache. A me viene in mente che se la siano cercata e che abbiano fatto anche le furbe per ottenere denaro e notorietà. Naturalmente rimane che i due carabinieri hanno avuto un comportamento deprecabile (Fausto, Frosinone)

I due militari erano in servizio e non avrebbero mai dovuto mettersi in quella situazione. Poi la legge dice che l’ubriachezza o l’alterazione della coscienza sono aggravanti a carico di chi violenta non scusanti. Nessuna condizione può giustificare l’abuso sessuale su una donna. Mai. E non solo quando la donna dice di no. Ma anche quando dice sì. Perché a volte si dice sì per paura o fragilità. Se al posto dei due carabinieri avessimo due immigrati non cercheremmo attenuanti. La polizza antistupro pare non esista: le due giovani erano solo assicurate in modo piuttosto generico e non lo sapevano. Ma anche se avessero provato “a fare le furbe”, ciò non toglie che i carabinieri si siano macchiato di una violenza per la quale non c’è nessuna scusa. Non esistono giustificazioni per l’abuso sessuale. Finché non saremmo tutti coscienti e compatti su questo fronte, tante nostre sorelle, madri, amiche potranno essere facili prede di soprusi e violenze di ogni genere. E dovranno anche portare la croce di essere quelle che “se la sono andata a cercare”.