
MIO Anno II n. 34/ DON MAURO LEONARDI PARLA CON I LETTORI – Cosa ci insegna Barcellona
Mauro Leonardi (Como 1959) è stato ordinato sacerdote dal 29 maggio 1988. Vive a Roma presso l’Elis centro di formazione per la gioventù lavoratrice accanto alla parrocchia di san Giovanni Battista in Collatino. È cappellano del Liceo dell’Accoglienza Safi Elis. Da anni pubblica racconti, articoli, saggi e romanzi. Scrive su diverse riviste e quotidiani. Il suo blog è Come Gesù.
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Caro don Mauro, sì va bene, quanto è successo a Barcellona è assurdo e pazzesco. Però vorrei che qualche prete dicesse che lì si fanno anche un sacco di peccati. Che lo sappiamo tutti cosa ci vanno a fare i turisti in estate in Spagna e a Barcellona soprattutto. Invece voi preti, Papa in testa, non fate altro che dire “preghiamo preghiamo” come se l’attentato fosse avvenuto durante una Processione del Corpus Domini (Marco, Castelgandolfo)
Caro Marco, per me che non ho soldi e non posso viaggiare, la città di Barcellona è legata alla omonima canzone di Freddy Mercury e di Monserrat Caballé: una bellissima canzone che racconta come Barcellona sia luogo d’incontro, d’amore, di inclusione, di gioia. Come l’Aids ha spezzato la voce e la vita del cantante dei Queen, così questo attentato, diffondendo lo schifo del suo panico, rischia di imbrattare l’alone luminoso di questa città da sogno piena di storia, di cultura e di divertimento. Per questo, la reazione che noi gente qualsiasi possiamo avere è quella di riproporre la nostra cultura cristiana. Quella del Papa che dice – come ha fatto nella memorabile omelia a santa Marta del 22 maggio 2013 – che è proprio del cristiano essere convinto che tutti – davvero tutti – hanno nel cuore il comandamento di fare il bene e di non fare il male e che perciò devono seguirlo. Per cui non solo “possono” fare il bene: devono farlo. Barcellona con le sue Ramblas è una delle gemme dove meglio risplende tale tolleranza e tale inclusività. Dopo l’attentato, sarà dolorosamente simbolo anche di esse e non solo di Gaudì, del Montjuïc e del Tibidabo.