Blog / Stefania Perna | 22 Marzo 2017

Le Lettere di Stefania Perna – La tristezza di stare su questo blog ed il mio saluto

Ho letto gli interventi di chi parla di gioia di stare su questo blog e francamente non li capisco. Provo ad esprimere almeno qualche punto di dissenso. Perché è un blog sempre più pieno di confusione: quella profonda, quella delle idee, dei modi di vedere le cose, dei confini abbattuti e capovolti tra bene e male. Provo ad esprimere almeno qualche punto di dissenso.

1) Non venitemi a dire che la vita nel mondo è così: certo è vero. Ma poi nella vita vera, io scelgo con chi stare, chi trattare, chi leggere e chi ascoltare: perché la vita è breve e il tempo si è fatto breve, dice san Paolo. Devo scegliere quanto mi aiuta ad essere migliore e quanto mi aiuta a confidare di più in Dio. Questi sono i soli criteri che un cristiano deve avere. Non disprezzare, ma scegliere.E’ la sobrietà-semplicità del Vangelo: si se è si, no se è no.

Come è bello essere semplici!

Il resto viene dal maligno. Non ovviamente le persone ( che comunque possono essere prigioniere del maligno, cioè cattive), ma certamente le parole in più, quelle confuse, quelle ondivaghe, vengono dal maligno.

2)So che esistono infiniti modi di vivere, e da lontano, li rispetto. Ma conoscerne i dettagli, la vita di Fullone, le teorie di Pierri o che altro, senza una voce chiara che mi indichi bene e male,( sia lode e a don Sergio finchè resiste qui su) è perdita di tempo nonché pericolo per l’anima.

Se sono intervenuta tante volte, è stato solo per questo. Sento anche io la preoccupazione per l’anima di tanti che leggono e si chiedono: ma dunque, per un cristiano è tutto uguale? non deve reagire a nessun discorso sbagliato, ma limitarsi ad abbozzare ? deve , per un malinteso senso del dialogo ( meglio dire della chiacchiera da bar), vendere o almeno tacitare, tutto ciò che gli hanno trasmesso generazioni di santi che hanno pagato con il sangue? No, non sia mai.

Si possono migliorare i modi, come scrivevo giorni fa. Ma la sostanza, no. E’ un patrimonio che non ci appartiene e che non va alterato.

3)Si citano le parole del papa ma bisogna aggiungere che lui parla in modo molto concreto e quindi le sue parole servono per la vita concreta e REALE. ( infatti dice che “uno a VEDERE la mia vita, poi mi chiederà di spiegargli”): ma su un blog, non si vede la vita! Non si vede che so, come cammino, come vesto, come guido o cose simili che dicono molto di me! Qui si possono “vedere” solo le mie idee e convinzioni. Un blog serve per scambio di idee. E se per regola di blog non posso dirle, tutto diventa falso.

Mi vedo costretta a non scrivere più qui.

4)Il dialogo, non ha senso se non ci sono dietro chiare le idee: come dice la vignetta…altrimenti diventa solo una chiacchiera. Ed il blog diventa un luogo in cui ognuno lascia il suo parere. Tanti pareri allineati con uguale importanza, come la merce nello scaffale del market. Ed anche tanto tempo perso ad allinearli ( cioè a leggerli).

Ma il bene ed il male, non sono uguali. Le conseguenze delle scelte, non sono uguali! E in cosa credere, non lo posso scegliere con una passeggiata tra gli scaffali. Ma ho bisogno di una persona, meglio se prete,( diciamo che dovrebbe essere il solo motivo per cui è prete e poi è il blog di un prete), che mi indichi quale merce mi aiuterà nella vita attuale ed eterna. Il resto, resti pure sugli scaffali, o se è merce che fa male, venga tolta dai miei occhi, affinchè io confusa, non la scelga. O la tratti lui, ma privatamente e nella vita reale.

5)“In questo sito è proibito enunciare verità della Fede cattolica, valori, norme morali, leggi o consuetudini della medesima in tono di richiamo autorevole….non si può usare il Vangelo come pietra da scagliare contro..” Questo certamente è vero e giusto, ma la verità della fede cattolica, è proprio una pietra. E quindi da usare.

Non certo perchè vada scagliata contro , ma perchè vada messa comunque davanti all’altro!!Perché(se vuole!!!) possa costruirci qualcosa di solido per la sua vita. Costruirla sulla pietra! Un cristiano evangelizza sempre; altrimenti a cosa serve la sua fede?
Non poter dire la verità. ..significa non offrire nulla di solido all’altro, ma( essere costretti) a parlare di mucche e/o a dare solo sabbia.
E che mondo migliore si può costruire sulla sabbia?

Povero Gesù, la cui dottrina viene scartata e proibita…in un blog che ha il suo nome!!!….una cosa simile del resto è accaduta già 2000 anni fa circa…. Ma assolutamente voglio continuare a rispettare e considerare con amicizia don Mauro: pertanto l’unico modo sarà non leggere e conservare solo il buon ricordo passato !Buona Pasqua.

Qui le altre Lettere di Stefania Perna