Blog / Renato Pierri | 28 Novembre 2016

Lettere di Renato Pierri – Il meraviglioso disordine dell’amore

Una religiosa signora, forse un po’ ingenua, ha chiesto ad un prete sul blog “Come Gesù”: “Mi spiega quando per lei un amore è disordinato?”. E’ facile immaginare che cosa possa rispondere un sacerdote. A me, però, questa distinzione tra amore ordinato e amore disordinato fa abbastanza ridere, eh sì, perché sotto sotto si vuole dare per scontato che: ordinato = morale; disordinato = immorale. Ed è una sciocchezza. Ordine e disordine, infatti, sono concetti relativi. Amore disordinato rispetto a che cosa? A quali regole morali? L’amore tra un uomo maturo e una ragazzina di dodici anni e mezzo o tredici è ordinato o disordinato? Oggi, per noi, è un amore disordinato. Non è disordinato presso diverse popolazioni nel mondo, ed era ordinatissimo al tempo di Gesù in Palestina, tanto è vero che nel vangelo vediamo Giuseppe, adulto, sposare Maria, ragazzina suppergiù di tredici anni. La stessa spesso violenta grazia capitava a tutte le ragazzine in Palestina. L’amore tra due persone omosessuali è disordinato secondo la morale sessuale della Chiesa, ma non è disordinato secondo la morale di moltissime persone buone, sagge e intelligenti. Allora sarà forse meglio lasciar perdere i concetti di ordine e disordine e affidarci a criteri più evidenti, meno vaghi, per giudicare se un amore è cosa buona o cosa cattiva. Anche perché un grande amore spesso porta improvvisamente un grande meraviglioso disordine nella nostra vita. Guai se non ci fosse un po’ di disordine nella vita, ma anche nella natura. Bellissimo un fiume in piena, un mare in burrasca. La vita degli artisti è disordinata, la vita dei santi è disordinata. Viva il disordine. Bella una bella testa scapigliata. Bellissima la splendida “Scapigliata” di Leonardo. Bisognerebbe distinguere tra disordine buono e disordine cattivo, ma lasciamo perdere? Siamo sicuri che per capire se un amore è cosa buona o cattiva abbiamo bisogno di stabilire se è ordinato o disordinato? Sapete che vi dico? Viva l’amore, l’amore ordinato e l’amore disordinato, l’amore sacro e l’amor profano. Importante è dare gioia e non sofferenza. Questo potrebbe essere un bel criterio.

Renato Pierri

 

Il Corriere Nazionale;

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Politicamentecorretto