GENTE – Perché il Papa ha voluto celebrare Lutero, giudicato come colui che divise la Chiesa?
Ecco l’interrvista su Gente oggi in edicola. Come già accaduto, pubblico prima la risposta come si trova sulla rivista e poi il testo inviato (in base al quale è poi avvenuta l’intervista)
________
La decisione di Bergoglio di visitare il nord Europa per ricordare i 500 anni della riforma protestante, ad alcuni cattolici non è piaciuta. Come mai?
A mio parere non c’è stata nessuna vera polemica, ma solo un po’ di rumore attorno a una festa. Sono stati pochissimi quelli che hanno protestato, per lo più sui social. La maggior parte dei cattolici è stata felice di questo viaggio di Papa Francesco che è andato in Svezia per celebrare quello che abbiamo in comune con i luterani. È stato un atto di unione e un motivo di festa evangelica. Non c’è nulla di più cattolico che trovare significati universali che uniscono le persone in nome di Dio, una missione questa che sta molto a cuore al Santo Padre. I malumori nascono dal fatto che chi ha parlato non sa e non conosce. Qualcuno ha scritto che il Papa, all’indomani del terremoto che ha colpito l’Italia negli ultimi giorni, avrebbe dovuto fare una “cosa cattolica”, ossia consacrare l’intero Paese alla Madonna. Il nostro Santo Padre è sempre stato vicino alle popolazioni colpite dal sisma. Il 24 agosto, quando ci furono le prime scosse, sospese le udienze previste per quel giorno e si mise a recitare il rosario per le vittime. Ha sempre fatto numerosi riferimenti ai terremoti durante l’Angelus ed è diventato famosa la sua foto in mezzo alle macerie di Amatrice, all’inizio di ottobre.
————
L’immensa maggioranza dei cattolici è stata felice del viaggio. Pochissimi, quelli che fanno molto rumore sui social, hanno protestato. Il Papa ha attraversato l’Europa intera per andare a trovare, non solo a cercare ma a trovare, ciò che in comune abbiamo con i luterani: e questo è una festa. Di quelle evangeliche. Tipo Cana per intendersi. Un matrimonio. Perché si va con lo spirito, il desiderio, la volontà, le braccia aperte, che sono necessarie per unirsi e incontrarsi. Quando c’è amore non c’è mai confusione ma solo verità e unione. La polemica l’hanno fatta quelli che sono restati a casa, che non hanno partecipato, che non hanno ascoltato, che, senza neanche aspettare, hanno subito attaccato. Dove l’hanno fatto? Sulle differenze. Che sono quelle ovvie: l’Eucarestia, che per i luterani è qualcosa di diverso rispetto ai cattolici, oppure sulle pastore e il sacerdozio femminile. Qualcuno ha scritto che “le cose cattoliche” non interessano al Papa. Se l’aggettivo è inteso in senso divisivo, per creare appartenenza, per separare, per mettere gli uni contro gli altri, chi ha scritto così ha ragione. Se invece – come è veramente – cattolico è sinonimo di universale, al Papa le cose “cattoliche” importano eccome. Perché, per un cristiano, non c’è angolo di mondo che non sia mondo cattolico. Il Papa è andato in Svezia per pregare, contemplare, ringraziare, lodare, chiedere, ascoltare, parlare, amare quel Dio che ci ha chiesto come prima cosa di non separarlo dal nostro prossimo, di dare a tutti tutto quello che diamo a lui. Quindi in realtà, non c’è stata nessuna polemica vera. Solo un po’ di rumore attorno a una festa.